Citazione Originariamente Scritto da MaxSpeed1200 Visualizza Messaggio
Salve a tutti, immagino che il tema del rientro in moto dopo un incidente, più o meno serio, sia un argomento trito e ritrito nel mondo dei motociclisti ma ovviamente quando capita per il povero malcapitato è sempre la prima volta.
Ebbene, "la volete sentire questa storia?" come disse la vecchia Rose in Titanic.

Vivo a Roma, ho 52 anni e da quando ne avevo 14 ho guidato diverse due ruote, dalla Vespa 50 allo Scarabeo 150 per passare poi alle moto "vere", un'Hornet 600, un CBR 600RR ed infine la nuova Triumph Speed Triple 1200 RS.

Tolti gli anni dell'adolescenza, quando si guidava senza casco, senza guanti a vita persa, ho sempre mantenuto un profilo prudente, anche perchè con il traffico di Roma oggi non sarei vivo.
Alla veneranda età di 52, chiacchierando con alcuni amici, esce fuori l'argomento della guida in pista, del ginocchio a terra, etc etc. Io non sono mai stato in pista e l'idea di scatenare i 180 cv dello Speed in un circuito non mi prende per niente.
L'argomento si sposta quindi sulle PitBike, e sulle Ohvale, le due piccole moto che stanno spopolando tra i giovani e i neofiti. La possibilità di provare le pieghe estreme della pista con rischi limitati e costi bassi mi convince a provare.

Acquisto la mia PitBike una YCF 160 e dopo essermela montata e preparata sono pronto al grande giorno.
Prima del week end vado al box per controllare che tutto sia pronto. Provo ad avviare la PitBike con la pedalina ma stenta a partire, quindi ritento e ritento con forza, ma il piede mi scivola e sbatte a terra ancora piegato che mi procura una distorsione e la frattura composta del quinto metatarso del piede destro.
20 giorni di gesso più altri 15 con il gambale ortopedico e 30 punture di eparina sulla pancia per evitare trombosi. UNA SFIGA TREMENDA!! Cazzo!!!!
Primo incidente senza nemmeno aver mai provato la pista.

Passa l'estate e siamo ad ottobre quando faccio il mio debutto in pista. UNA FIGATA!! Prendo subito confidenza. pieghe e contropieghe. I tempi sul giro si fanno via via interessanti e mi fanno sentire quasi un pilota vero!
Torno in piste altre 3 volte, sempre tutto liscio e divertente siano al giorno 4 novembre. Fine dei turni, ultimo giro. Dietro di me un gruppo di ragazzini scalmanati si danno battaglia, decido di lasciarli passare e all'uscita di una curva che si percorre di terza piena tolgo il gas e faccio per allargarmi un pò. Purtroppo la velocità è ancora elevata e la Pit allarga la traiettoria siano al cordolo opposto, raddrizzo di colpo e vado nell'erba che per colpa della pioggia della sera prima è bagnata. In uno snap mi trovo a terra e subito sento un dolore lancinante alla mano. Sono caduto sopra il manubrio e questo ha causato la frattura scomposta del primo metacarpo della mano destra, il pollice. CAZZO!

Dopo una dolorosissima manovra di riduzione al PS, altri 30 giorni di gesso. Il secondo gesso in appena 6 mesi!!!!!

E siamo arrivati alla domanda di oggi:
VENDO LA PITBIKE? VENDO TUTTO, E APPENDO IL CASCO AL CHIODO?
Qualcuno di voi ha già preso questa decisione? Come ha reagito agli incidenti?

Grazie
Allora andare in moto comporta dei rischi, che siano strada o pista o enduro/cross, in tutti i contesti vi sono rischi comuni e/o specifici.
Quello che ritengo fondamentale è il capire primo il perchè c'è stato l'incidente, senza scuse senza alibi in modo critico e umile analizzarne le cause e quindi metabolizzarlo.

Quindi leggendo mi viene in mente la seguente situazione (scusami se sbaglio)

mezza età (ci sono pure io ... a breve son 50) la voglia e l'entusiasmo sono prorompenti, adesso ci sono anche le possibilità economiche che da ragazzini non potevano avere, arriva il giorno: adrenalina, emozione.... la fretta... come un bambino impaziente: dai cazzo parti, dai dai.... boom... primo infortunio.

la voglia e la testa è quella dei ragazzini il fisico no, questo va tenuto a mente (aimè)

ok debutto in pista, il gioco entusiasma e piace, attenzione arriva il 4 novembre (che nonostante la stagione non sarà mai come il periodo ottimale) fine dei turni, ultimo giro, adrenalina ed entusiasmo coprono eventuale stanchezza, ti preoccupi di chi arriva dietro, agisci in ritardo (velocità ancor elevata) il giorno prima ha piovuto boom.
Qui penso abbia influito anche la stanchezza che ti fa agire in ritardo e con meno prontezza.

le pit sono ganze però buh hanno una dinamica quando si cade che non è il massimo, preferisco le minigp (vedi bucci, ohvale) da 12 pollici, posizione più sportiva ed improntata alla pista in piccolo.

li a meno che uno non si lanci nell'universo, scivoli dal basso, poi farsi male può capitare, ma come dinamica è più difficile.

in ultimo se alla fine la pit o quello che è o sarà ti piace, continua, MA approccia diversamente, sei li a divertirti, non ti corre dietro nessuno (se non la moglie che rompe i maroni che sei fuori a spender soldi) quindi ascolta il tuo corpo (occhio all'effetto "dopante" di adrenalina e "voglia" ) non devi dimostrare niente a nessuno.
Gira, divertiti, stop, il momento del giro a bomba è finito, si può migliorare e anche tanto, ma per step, senza esagerare.
Si potrà cadere ancora ma se ci si fa male spesso c'è da pensare in cosa uno sbaglia.
ah se uno non è un po preparato fisicamente come nelle piste vere con le moto "grandi" ah c'è l'ultimo turno, ho pagato, lo faccio tutto può essere una gran bega, casomai se ci si sente stanchi meglio fermarsi o uscire prima.

ci si può preparare meglio anche fisicamente, questo aiuta, ci si stanche meno, si è più reattivi e pronti e un fisico allenato sopporta anche meglio eventuali botte.
Tenere ben a mente che si è li a divertirsi non a fare il provino della vita....