
Originariamente Scritto da
superIII
Dunque c'è una cosa che si chiama FICHE DI OMOLOGAZIONE della moto dove è descritto fino al minimo particolare com'è il mezzo così come mamma (Triumph nel nostro caso) l'ha progettata, realizzata e omologata.
Ogni pezzo della moto originale che sia più grande di una moneta da 2 cent reca sopra il marchio Triumph e l'omologazione. Non è difficile Filo vedere se sul portatarga c'è o no tutto questo, va a rispolverare l'originale (se ce l'hai ancora

).
In Italia purtroppo ogni modifica a quanto descritto nella suddetta fiche rende il mezzo difforme da quanto previsto dal costruttore in sede di omologazione. STOP.
Ne deriva che, volendo, il costruttore non si assume responsabilità alcuna su qualsivoglia modifica (pur se minima) e che anche un'assicurazione possa appigliarsi a queste aberrazioni tutte italiane...
So che gli articoli del CdS citati da tanti ammetterebbero alcune sostituzioni con parti omologate CEE o nel rispetto di certi parametri (es portatarga) ma purtroppo la situazione non cambia nel senso che le FdO possono esercitare questa vera e propria repressione.
Cambiare il manubrio o il portatarga, (oltre al fatto che i pezzi tuning non sono omologati dal costruttore del veicolo) possono essere un appigli anche per il fatto che possono variare gli ingombri del mezzo e questi sono dati riportati sul libretto... insomma è una saga infinita...
Cosa volete che ne sia contento?Solo riporto quanto so per certo, dopo aver interpellato avvocati, periti, tuners, FdO, case motociclistiche, TUV Italia (che esiste, è privato ma non può operare come in Germania perchè la legge italiana non lo consente).
Bisogna mettersi il cuore in pace almeno finchè non si liberalizzerà il tuning nel ns paese (vedi proposte legge Bersani...) e allora sarà festa sul serio.