questa finanziaria dovrebbe pagarla solo chi lo ha votato :w00t::w00t:
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questa finanziaria dovrebbe pagarla solo chi lo ha votato :w00t::w00t:
esatto ... è quello che dico ... secondo te la massa in Italia riesce a discernere? Ha dato prova .... abbiamo dato prova di poter discernere??
Il futuro? Non esiste l'eden partiamo da questo presupposto ...ma noi siamo proprio nella melma! Alleiamoci ai tedeschi ... danno continua prova di maggiore serietà e cognizione!
Gli altri in Europa non hanno una classe dirigente migliore della nostra, non hanno il DNA del buongoverno e dell'economia efficiente... bastano REGOLE... poche REGOLE che siano rispettate e fatte rispettare... ma per fare questo si devono ELIMINARE i conflitti di interessi, le clientele, le aderenze, gli interessi, si deve operare chirurgicamente tutto il marcio del paese... questo marcio di cui solo gli italiani sono campioni... e che sinceramente ora mi ha anche rotto le palle... perchè la puzza è arrivata pure sotto casa mia...
intendo dire che in ogni circostanza sia sempre e comunque un virtuosismo il fatto che un paese riduca i costi della politica e che intenda incentivare la lotta all'evasione! per quanto rigurda i dipendenti pubblici, tu parli di stipendi da fame, ma non conosci il mondo del privato dove oggi a fronte di stipendi forse leggermente più alti vi è un alto rischio di rimanere disoccupati.
sulle bugie che voi definite siano state dette sino ad oggi non commento, può darsi abbiate ragione, ma di fatto un paese che non cresce, anzi decresce dell'1% che non vada tanto lontano lo immaginiamo tutti o no?
Resta una manovra da 25 mld che, se menterranno quello che hanno detto, io non avro nuove tasse, ed avendo un impresa da 60 persone, questo oggi pùò voler dire sopravvivenza! Spero di essere stato + chiaro!
:laugh2:il nano abile venditore di fumo...
ecco, guarda........credo che questo discorso sia molto pericoloso, ed e' sicuramente antidemocratico.
Ora, ancorche' io sia per un'oligarchia illuminata certificata (a mezzo esame di ammissione) :biggrin3:, non credo sia coerente criticare qualcuno sulla base di un dettato costituzionale e poi sostenere posizioni antidemocratiche.........vai tu, io aspetto qui :wink_:
La bugia più grossa, rilevata anche dall'FMI, è che tutte le previsioni e di conseguenza l'azione economica sui conti dello Stato, sono state fatte sulla base di stime di crescita irrealistiche. Proprio tu, che sei un imprenditore, non dovresti fare fatica a comprendere come una crescita del PIL oltre l'1% su base annua sia ampiamente ottimistica per l'Italia di oggi.
Flag ... io in linea teorica la penso come te ... sono sempre stata una grande sostenitrice della democrazia della sua forza e della sua sostanza....
purtroppo questa posizione non la riesco più a sostenere ... pechè mi rendo conto che la gente si fa abbindolare ..... non vuole pensare.... non gliene frega nulla di non avere coscienza critica ... non gliene frega nulla che stiamo andando a rotoli ... basta che l'aiuola di casa propria sia ben tornita e ordinata ... del resto nn gliene frega nulla ....
per cui io non posso più credere nella democrazia! L amassa va rieducata .... vanno reimpostate regole .... va riassettato l'assetto sociale ... va eliminato il clientelismo .... vanno eliminati tutti quei meccanismi che dfanno degli italiani un popolo da pizza e mandolino e va ricreato un popolo degno di tale nome!
mi spiace ma io la penso così ..... e la penso così solo perchè vorrei che il nostro paese finalmente splendesse di quella luce che meriterebbe!
Io non ho capito bene di che colli di bottiglia parla....qualcuno offre da bere? Io mi aggrego, eh! :wacko:
forse non lo sai ma al momento c'è una norma che impedisce agli enti locali di aumentare le imposte di propria competenza, eccetto la tassa rifiuti, ti assicuro che il giorno dopo che quella norma sarà eliminata, e lo sarà per forza perchè ormai tra patto di stabilità, aumento dei costi e riduzione dei trasferimenti statali, non si riesce più a chiudere i bilanci, la pressione fiscale in questo paese aumenterà di almeno il due o 3 per cento....:wink_:
Io anche. Sono sempre stato un grande nazionalista. Mi commuovevo quanto sentivo l'inno. Mi piaceva il tricolore. Ero fiero di essere italiano. Da qualche anno invece vorrei chiedere asilo politico al Guatemala. E non si tratta di credo politico. Conosco molte persone di destra che la pensano come me.
E qualcuno ha già calcolato a quanto ammonta il debito pubblico degli enti locali? e la somma dei contratti derivati sottoscritti da questi con le banche?
Allora vedi che forse non sbaglio quando dico che il momento di mettere le mani alle spese doveva arrivare?
Mi dici a cosa servono 78 consiglieri alla regione puglia, o 30000 dipendendi della regione sicilia, o 630 mila auto blù? la stabilità dovranno trovarla lì per forsa di cose, tanto quando verranno a bussare a noi nulla avremo e nulla daremo!
il discorso si fa lungo, e forse non e' questa la sede, pero' e' un po' troppo comodo essere democratici finche' il volere della maggioranza coincide col mio :blink:
Per quanto riguarda il RI-CREARE un popolo degno di tal nome, mi e ti domando, a quale generazione di italiani ti riferisci ?
sulla ricreazione comunque mi sento abbastanza ferrato :biggrin3:
E' lo stesso sentimento che provo io .... vi dico solo che sto facendo i documenti per espatriare in Australia!
Ma vi pare normale che una donna italiana affermata professionalmente arrivi a dover pensare di espatriare per poter sperare in un fututo migliore?
Vi pare normale arrivare ad una simile miseria?? A me NO!
Una, dieci, cento “caste” contro la manovra: “Non ci toccate lo stipendio”
Una, dieci, cento “caste” contro la manovra: “Non ci toccate lo stipendio”
L’annunciata manovra Tremonti ha scatenato, come prevedibile, il più antico e radicato dei vizi italiani:giusta la legge, basta che non tocchi me, il mio stipendio, i miei diritti e soprattutto i miei privilegi. E così molte categorie e professioni hanno fatto presente, una dopo l’altra, che se l’Italia deve risollevarsi dalla crisi, non si sogni di farlo sulle loro spalle. Che si vada a battere cassa dagli altri. Medici, funzionari pubblici, enti locali, magistrati, ex parlamentari. Non esattamente chi ha difficoltà ad arrivare a fine mese, ma, per una volta, tutti uniti contro il nemico.
hai fatto un bel calderone....un medico ospedaliero guadagna almeno 4 mila euro al mese, l'impiegato ne guadagna 1.100....non mi pare sia la stessa cosa! e comunque fino ad oggi la loro parte l'han fatta! iniziamo a tassare le rendite finanziarie che son tassate molto meno del lavoro? iniziamo a far pagare le tasse ad avvocati e commercialisti che girano con i SUV e dichiarano 15 mila euro lordi l'anno? iniziamo a far pagare le tasse a idraulici falegnami ecc ecc che non ti fanno una cazzo di fattura quando ti lavorano in casa?
io mi son rotto le scatole di sentir al gente lamentarsi che si pagano troppe tasse e poi son quelli che le tasse neanche sanno cosa siano!
Siamo alle solite: ancora condoni. Basta!!! ...Sarebbe ora di esercitare un pò di potere nella direzione giusta ed iniziare a confiscare, come si fa coi beni della mafia, così anche coi beni degli evasori.
Mi pare un pò troppo semplicistico mettere le mani sempre nelle solite tasche...e poi ci vengono pure a dire che non aumentano le tasse. Grazie tante, aumenta tutto tranne lo stipendio. Davvero una bella soddisfazione!!
Ben vengano i sacrifici se sono necessari ma ho l'impressione (molto fondata) che si usino due pesi e due misure.
Di pietro l'aveva proposto....gli hanno dato del giustizialista :wacko:
[QUOTE=kkk;3370095]Io anche. Sono sempre stato un grande nazionalista. Mi commuovevo quanto sentivo l'inno. Mi piaceva il tricolore. Ero fiero di essere italiano. Da qualche anno invece vorrei chiedere asilo politico al Guatemala. E non si tratta di credo politico. Conosco molte persone di destra che la pensano come me.
Eccone un altro...presente!
:cry:
Come funziona (o non funziona) il contrasto di interessi
Maria Cecilia Guerra e Alberto Zanardi
tratto dal sito Lavoce.info
Si ha contrasto di interessi fra un venditore ed un compratore quando la convenienza ad evadere dell’uno trova un ostacolo nella convenienza a rendere nota la transazione al fisco da parte dell’altro. Le modalità attraverso cui il sistema fiscale può generare questo contrasto di interessi possono essere analizzate mediante alcuni esempi (i cui risultati sono sintetizzati nella tabella che segue)
Situazione attuale: nessun contrasto, anzi convergenza, di interesse ad evadere Consideriamo il caso di un venditore (si pensi ad un artigiano o un libero professionista) che vende una sua prestazione del valore di 100 ad un consumatore finale. Se a fronte di questa operazione sostiene costi per 20, il suo profitto, al lordo delle imposte, è pari a 80. Se la sua aliquota Irpef è il 40% il venditore dovrà quindi pagare un’ imposta pari a 32 e gli resterà un profitto netto di 48.
Sul prezzo della prestazione è dovuta l’Iva con l’aliquota ordinaria del 20%. Poiché l’Iva è a carico del consumatore finale, il prezzo lordo della prestazione sale per lui a 100*(1+0,20)=120. Il consumatore sostiene quindi un onere di imposta (Iva) pari a 20. Lo Stato incassa complessivamente 32+20=52.
In questa situazione l’evasione è conveniente per entrambi i soggetti coinvolti: accettando di pagare senza richiedere fattura (evasione totale), il compratore risparmia 20 di Iva e fa risparmiare al venditore 32 di Irpef.
Lo Stato non incassa alcun gettito. Detrazione al 19%: interesse all’evasione da parte del solo venditore; ancora nessun contrasto
Ipotizziamo adesso che, dietro presentazione della ricevuta fiscale, il consumatore possa beneficiare di una detrazione fiscale (cioè una riduzione dell’imposta pagata) e che, in analogia a quanto già oggi avviene per spese considerate meritevoli (sanitarie, di istruzione, per interessi passivi relativi al mutuo prima casa, ecc.), la detrazione sia pari al 19% dell’ammontare della prestazione stessa. Se l’operazione fosse pienamente dichiarata a fini fiscali, il venditore dovrebbe pagare,
come nel caso precedente, un’Irpef di 32. Il consumatore pagherebbe un’Iva pari a 20 ma beneficerebbe di una minore Irpef di 19.
Lo Stato otterrebbe un gettito complessivo netto di 33. L’interesse per il compratore ad evadere l’imposta verrebbe praticamente annullato (il suo onere complessivo si ridurrebbe solo all’1%). Resterebbe alto quello del venditore. Quest’ultimo sarebbe allora incentivato a cercare un accordo con il compratore per non fare emergere fiscalmente l’operazione, proponendogli uno sconto sul corrispettivo in cambio della sua complicità. Nel nostro esempio il massimo sconto che il venditore può
concedere al compratore è pari a 32. Il venditore infatti guadagna dall’evasione 32 (l’Irpef che non versa allo Stato). Se dovesse praticare uno sconto superiore a tale ammontare l’evasione non gli darebbe più alcuna convenienza.
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In caso di accordo (collusione) fra le parti, il guadagno connesso all’evasione (pari alla sottrazione dell’intero gettito allo Stato e cioè, come si è detto, 33) verrebbe ripartito fra compratore e venditore, e allo Stato non andrebbe alcun gettito. Deduzione integrale: contrasto di interessi Si potrebbe pensare che il riconoscimento di una detrazione del 19% abbia un esito potenzialmente così insoddisfacente nel combattere l’evasione e, quindi, per le casse dello Stato, perché l’incentivo offerto all’acquirente è molto basso (non lo compensa neppure pienamente dell’Iva da pagare).
Ipotizziamo allora che al compratore sia offerta la piena deducibilità della spesa sostenuta dal suo reddito imponibile.
Se l’operazione fosse pienamente dichiarata a fini fiscali, il venditore dovrebbe pagare, come nel caso precedente, un’Irpef di 32, mentre il consumatore pagherebbe un’Iva pari a 20 ma beneficerebbe, se ipotizziamo per lui un’aliquota marginale Irpef del 25%, di una minore Irpef di 25. Il consumatore otterrebbe quindi un sussidio dallo Stato, a sostegno della sua “onestà”, pari a 25-20=5. Il gettito complessivo netto per lo Stato sarebbe pari a (32-5)=27. In questo caso il compratore avrebbe un sicuro interesse ad ottenere la ricevuta dal compratore, che continuerebbe ad avere invece interesse a non rilasciarla (da qui il termine “contrasto di interessi”).
Anche in questo caso però si aprirebbe un ampio margine di contrattazione fra le parti. Il venditore può infatti proporre al compratore uno sconto sul prezzo della prestazione, che lo compensi per il sussidio fiscale a cui rinuncia non usufruendo della deduzione. Nell’esempio fatto, ciò avverrebbe con uno sconto almeno pari a 5. Se il compratore accettasse, il gettito per lo Stato sarebbe, anche in questa ipotesi, azzerato dall’evasione. Lo spazio per la possibile collusione tra le due parti è piuttosto ampio: lo sconto praticato dal venditore potrà andare dal minimo di 5 ora individuato ad un massimo di 32 (ammontare che, come nel caso precedente, rende indifferente il venditore tra evadere o meno, in quanto esattamente pari al suo debito Irpef). L’ampiezza dell’intervallo di contrattazione dipende criticamente dalle aliquote dell’Irpef del venditore e del consumatore. E’ ad esempio interessante notare che, nel caso in cui le aliquote marginali di imposta fossero invertite (40% quella del compratore e 25% quella del venditore) il riconoscimento di una deduzione integrale annullerebbe il gettito per lo Stato anche in caso di assenza di evasione. L’imposta dovuta dal venditore sarebbe infatti pari a 20 (il 25% di 80) e al compratore verrebbe riconosciuto un sussidio di identico ammontare (un’Iva da pagare di 20 meno una deduzione di 40, 20-40 = - 20). Se poi, l’aliquota del venditore si ponesse ad un livello inferiore al 25% o quella del compratore ad un livello superiore al 40%, in assenza di evasione lo Stato registrerebbe addirittura un gettito negativo: il sussidio, pagato al compratore per la sua onestà, che è tanto più elevato quanto più alta è la sua aliquota marginale, non sarebbe compensato dalla somma dell’Iva e dell’Irpef pagata dal venditore (che è tanto minore quanto minore è l’aliquota marginale del venditore stesso). In questo caso, paradossalmente, allo stato converrebbe l’evasione fiscale.
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Ovviamente il fatto che l’incentivo riconosciuto al compratore sia tanto più elevato quanto più alta è la sua aliquota marginale andrebbe adeguatamente valutato sotto il profilo dell’equità fiscale.
Io gli avrei dato dell'incompetente :wink_:
il problema non era l'ici da pagare per chi ha la casa,
il problema è la casa e il mutuo infinito, NON l'ICI :wink_:
Sino a prova contraria esiste qualche altra opzione :w00t:
Eeeehhhh? :wacko:........:laugh2::laugh2::laugh2:
:bravissimo_::wub::w00t: Intriplato mito subito!!! :biggrin3::biggrin3::biggrin3:
Sì, ma avariato :dry::laugh2:
Qualcuno sì, qualcuno no (e poi i coglioni erano "gli altri"...:ph34r::laugh2:)
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la crisi non esiste! è colpa della stampa allarmista! cribbio!
poi arriva una potenziale finanziaria da paura......che in confronto quelle passate da stringi cinghia comuniste erano vacche grasse.....
vi consiglio di guardare Ballarò e ascoltare quello con l'orecchino che stimo molto
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