
Originariamente Scritto da
SergioSun
Non ho sinceramente capito cosa intendessi dire (almeno lo spero), ma a parte tutto, il discorso di chi si sente "perseguitato" che dovrebbe farsi processare serenamente mi sembra molto ipocrita.
Se ipotizziamo Berlusca colpevole (in modio ovviamente serio, quindi con dolo provato e non semplicemente xkè "nn poteva nn sapere", come si diceva un tempo...) è giusto che il giudizio finale sia di colpevolezza.
Ma se una persona "sostiene" di essere xseguitata politicamente da alcune correnti politiche interne alla magistatura (a presindere che "x gli altri" ciò possa nn essere vero), come si può immaginare che quella stessa pesona vada "serenamente e con fiducia" dinanzi ad un tribunale il cui giudice potrebbe essere della stessa area?
Peronatemi il paradosso, ma qualcuno potrebbe dire alla San Suu Kyi (premio nobel prigioniera del regime birmano) che se è innocente deve avere fiduciua nella giustizia (quella stessa che la xseguita ovviamente)?
Questo nn x dire che Berlusca sia lindo e pulito come d'Alema o Prodi (

), nè tanto meno che meriti un nobél, ma solo x dire che è naturale (e comprensibile) che ogni imputato che teme di essere condanato innocente tenti di evitare la condanna. Nell'ottica dell'imputato, ovviamente.