
Originariamente Scritto da
AVP191
La nostra vita (almeno la mia) è costellata di sensi di colpa: per essermi accorto non solo successivamente, ma anche in anticpio, di commettere errori, leggerezze, per non aver dato il "giusto" peso, per aver lasciato che il tempo consumasse sentimenti, occasioni, possibilità, per lo smisurato orgoglio, per la presunzione assurda, per il rancore ad ogni piè sospinto. Ma anche per buona fede, per "ignoranza" (=non conoscenza), mancanza ed incapacità di "comprensione" (=lettura intellegibile, sensibilità) di ciò che realmente accade e, soprattutto, di ciò che ne può conseguire. Nelle grandi cose, ma anche nelle piccole, piccolissime. Avrei dovuto imparare da tutto ciò: un po' ci sono riuscito. Non del tutto. Non sarei un essere umano: imperfetto e caduco, per antonomasia. Resta per me l'onere di fardelli, dolorosi, meritati, ma anche la speranza di poter, alla prossima occasione, essere meno peggiore, meno egoista, meno cieco e sordo, trovando quel "tempo" che serve.
NON CRUCCIARTI.