per cortesia se c'è un neuroscienziato nel forum che intervenga!Originariamente Scritto da alcide
volendo proprio estendere l'argomento (e non voglio!) si potrebbe obiettare.
Da una parte l'interesse del toro a vivere(o del tonno o qualunque sventurato essere senziente) dall'altro l'interesse umano a divertirsi (nel caso della corrida) o a titillarsi le papille gustative (nel caso della bistecca o della scatoletta).
Ovviamente non vale l'esempio nel caso di un eschimese che vive solo di pesca o di un aborigeno che vive di caccia o un sopravvissuto ad un incidente aereo che si mangia le natiche degli altri passeggeri.
Sembra un argomento innocente ma solleva quesiti fondamentali. Ad esempio, chi si è scandalizzato per il paragone con l'infibulazione dovrebbe
spiegare perchè. L'analogia è evidente: coercizione, violenza e sopruso. Certo in un caso si tratta di una donna e nell'altro di un animale ma...la sofferenza è sofferenza. La neuroanatomia è quella, mi dispiace. La componente emotiva, sottocorticale e antica, è quella. Trovatemi un neuroscienziato che non confermi.
alcide
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