uhm ... se una parte del denaro rastrellato con la manovra economica da 80 miliardi di euro viene utilizzata (se non ho capito male erano già 16 miliardi adibiti al tale scopo nei giorni passati) per contenere la speculazione in borsa, non abbiamo agganciato il "reale" al "virtuale" ? sbaglio ?
quel denaro viene utilizzato per riportare il debito all'interno dei parametri fissati dall'europa.
se i sistemi di finanziamento del nostro debito, costano allo stato di piu' (spread-maggiori interessi dovuti per pagare il rischio dell'investimento) , serviranno ancora piu' soldi per rientrare in quei parametri.
ma mica lo abbiamo agganciato noi il finanziamento del debito alla valutazione dei mercati..........e' il sistema dei debiti sovrani.........roba che c'e' fin dalle crociate![]()
dissento su rating e mercato globale ai tempi delle crociate ... all'epoca, ci avevano pure sbattuti fuori dal "mare nostrum "
e continuo a pensare che questa crisi sia dovuta alla commistione di sprechi, ossia soldi "buttati" nella speculazione da un lato e nella cattiva gestione dall'altro.
Ho una visione pre caduta del "muro di berlino" in questo, quando l'economia era reale, ed gioco sui mercati finziari non poteva arrivare a controllare uno stato sovrano. Storia vecchia, oltre un decennio fa, mi pare il presidente della banca tedesca ha affermato (con il plauso di vari governanti di ieri e di oggi) "ormai siete controllati dal mercato". L'ineffabile signore alludeva alle nazioni europee. Ma questa è "filosofia economica": userò un'immagine poetica che mi piace molto, per rissumere il problema: adesso che la cacca è uscita dall'asino, come ce la rimettiamo dentro ? Ossia, possiamo applicare la ricetta economica applicata ad esempio in cile (sai nell'altra discussione, la squola di chicago ...), ossia svendere tutto quanto e via (tutto il paese, tutti noi) come stanno per fare in grecia ... Che si svendono, quelli ? i templi ? il passo delle termopili ? no, ho letto da qualche parte di porti e simili ...
e noi ? monumenti ne abbiamo, attività produtive forse, ma è una nota dolente ... magari ci possiamo svendere ... cosa ? ah, si i servizi pubblici, ed il cerchio è chiuso.
ti ricordo che prima della caduta del muro, c'erano altri sistemi in uso per controllare stati a sovranita' limitata
vendere i gioielli di famiglia avrebbe senso a fronte di un progetto. altrimenti e' solo un allungare il brodo.
il progetto non c'e', o meglio, nessuno vuol prendersi la responsabilita' di uan "cura da cavallo", preferendo lasciar fare agli eventi e agire "per evidente necessita'".
questa e' la nostra storia, purtroppo...............e si ripete.
abbiamo sempre preferito non decidere.
il mondo ha accelerato, e non decidere non significa star fermi, ma arretrare.
qui andiamo a convergere ... ma quello che non va, è che i gioielli ormai li hanno in mano gli strozzini del "monte di pietà" e per ricomperarli () dobbiamo adesso dare fondo ai "nostri" soldi, miei, tuoi ... di tutti.
Non va ... pagheremo, perderemo ricchiezza nostra personale e quella del paese e saremo ancora più poveri. Che prospettiva ...