
Originariamente Scritto da
HornetS2000
dissento su rating e mercato globale ai tempi delle crociate ... all'epoca, ci avevano pure sbattuti fuori dal "mare nostrum "


e continuo a pensare che questa crisi sia dovuta alla commistione di sprechi, ossia soldi "buttati" nella speculazione da un lato e nella cattiva gestione dall'altro.
Ho una visione pre caduta del "muro di berlino" in questo, quando l'economia era reale, ed gioco sui mercati finziari non poteva arrivare a controllare uno stato sovrano. Storia vecchia, oltre un decennio fa, mi pare il presidente della banca tedesca ha affermato (con il plauso di vari governanti di ieri e di oggi) "ormai siete controllati dal mercato". L'ineffabile signore alludeva alle nazioni europee. Ma questa è "filosofia economica": userò un'immagine poetica che mi piace molto, per rissumere il problema: adesso che la cacca è uscita dall'asino, come ce la rimettiamo dentro ? Ossia, possiamo applicare la ricetta economica applicata ad esempio in cile (sai nell'altra discussione, la squola di chicago ...

), ossia svendere tutto quanto e via (tutto il paese, tutti noi) come stanno per fare in grecia ... Che si svendono, quelli ? i templi ? il passo delle termopili ? no, ho letto da qualche parte di porti e simili ...
e noi ? monumenti ne abbiamo, attività produtive forse, ma è una nota dolente ... magari ci possiamo svendere ... cosa ? ah, si i servizi pubblici, ed il cerchio è chiuso.