
Originariamente Scritto da
IACH
io non fiatai sulle scelte di chi ha deciso di non curarsi come no fiaterei sulla scelta eventuale di Vasco nel caso fosse ghermito da una malattia- ripeto- inesorabile ( e anche qui -ripeto- voglia manitù, non sia una il caso ) ma credo sia opportuno che chi può permettersi una scelta diversa sulla gestione del proprio fine vita , determinata solo da un saldo economico - termine aimè in voga di questi tempi- non venga esposta con tale disinvoltura.
Per il rispetto dovuto a chi tale opportunità non solo non la condivide, ma sopratutto per chi a tale opportunità non potrà mai accedere.
IO posso decidere di finire la mia avventura di vita in un paradiso naturale tra le meglio cose a mia disposizione, sostenuto e accompagnato fino alla fine dal meglio che la chimica - quello alla fine si usa - è in gradi di offrirmi, perche me lo posso permettere;
IO non posso decidere una minchia, terminerò rantolando, assistito con il minimo sindacale, accudito il più delle volte con disumana sufficienza/indifferenza,perchè ormai sono carne da loculo, al massimo utile come cavia per valutare terapie alle quali sottoporre i prossimi sfortunati avventori.....perchè non mi posso permettere altro.
crudelmente questo è quello che intendo.
ognuno scelga quello che può,è giusto, lo faccia, lo farei anchio, ma abbia pietà per tutti gli altri e stia zitto..o magari si limiti a sussurrare la propra scelta.
chiudo, forse questa sera risento di una spinta emotiva che mi porta a digitare un mucchio di cazzate..... alla fine come diceva Totò "la morte è una livella" e questa, e solo questa, è una verità assoluta.