Citazione Originariamente Scritto da Don Zauker Visualizza Messaggio
Tanti discorsi, tante verità.

In certi casi, si potrebbe -forse- tirare un pò le somme...

Ci provo a modo mio.

Per quanto riguarda l'argomento divorzi (per quanto bellamente OT): il vantaggio della moglie nel 99% dei casi è dato dai figli, che nel 99% dei casi vengono affidati alla madre.

Poichè il padre ha comunque (giustamente, a mio parere) dei doveri, il mantenimento dei figli diventa un costo non indifferente, SOPRATTUTTO se devi contemporaneamente cambiare casa, pagare avvocati, dividere in due il malloppetto familiare.

Che poi in Italia il divorzio sia DI FATTO malvisto e ostacolato, per ovvi motivi, è altro paio di brache.

Tornando OT, il concetto di definire chi o cosa sia un povero è da sempre questione spinosa.

Credo che ognuno di noi sappia riconoscere un povero quando lo vede, però definirli come categoria è indubbiamente più complicato.

Gli esempi da voi citati sono -del resto- illuminanti: da chi è povero perchè (magari pur con discreto reddito) spende più di quel che può, a volte NON POTENDONE fare a meno (vedi appunto divorzi); a chi, UFFICIALMENTE nullatenente, ha invece capacità di spesa enormi (e qui siamo a valutare l'ENORME problema dell'evasione fiscale, per cui gli "aiuti ai poveri" in Italia diventano spesso "aiuti agli evasori"); a chi (autorità) deve definire CHI è povero e CHI non lo è.

A proposito di quest'ultima categoria, mi sovviene un aneddoto.

Qualche anno fa (credo ai tempi della presidenza Bush padre, ma potrei sbagliare), si registrò negli USA una netta diminuzione del numero dei "poveri" negli States.

Come arrivarono a tale risultato?

Semplicemente, l'ente che compilava tali statistiche considerava come "poveri" coloro che ricevevano alcuni sussidi.

Avendo le varie amministrazioni reso più difficile l'accesso agli stessi, ne venivano erogati meno, ergo i "poveri" diminuivano.

Facile facile ed economico.

Morale della favola: a MIO parere, l'UNICO concreto aiuto che si può dare ai VERI "poveri" è una società che permetta A TUTTI l'accesso a forme di vita comunque MINIMAMENTE dignitose.

Il che significa la STATALIZZAZIONE delle necessità di base dell'individuo: i due pasti (minimi e del cazzo fin che si vuole) al giorno, un tetto dove dormire, SOPRATTUTTO la sanità e la gestione STATALE delle pensioni, non farli gestire da banche dei miei coglioni che dopo 50 anni di versamenti ti dicono "scusateci tanto, siamo falliti...".

Ecco perchè, come dice giustamente Intrip, una volta c'era più serenità, perchè c'era più sicurezza sul quotidiano, oltre che (ma qui si fa lunga e complessa) uno sguardo ottimista sul futuro.

Miei 2 cents.
Assolutamente d'accordo

Citazione Originariamente Scritto da GAVEmarco Visualizza Messaggio
possibile che non ci sia una definizione oggettiva di "povero"?????????
insomma sembra di discutere del concetto di "normalità"...

può essere considerato povero quindi chi guadagna meno di quello che deve spendere per soddisfare i bisogni comunemente riconosciuti come primari?
oppure non si può perchè chi ha un lavoro non viene considerato tale?

Bisogni primari: Sono tutti quelli la cui soddisfazione è indispensabile per la sopravvivenza come mangiare,bere,dormire sono bisogni avvertiti da tutti gli esseri viventi.

Bisogni secondari: Sono tutti quelli la cui soddisfazione non è indispensabile per la sopravvivenza per l'uomo come andare al cinema,ballare,leggere sono bisogni che avvertono dopo aver soddisfatto i bisogni primari.

IMHO può essere considerato povero chi non ha i mezzi per soddisfare i bisogni primari:un lavoro,un mezzo per andare al lavoro(non necessariamente deve essere l'auto/moto),ecc...

se si pensa che in India con 40 cent non si è considerati poveri,il nostro autore non ha sparato poi una grossa cavolata a mio modo di vedere.

Ai giorni nostri con la perdita progressiva dei valori anche i nostri bisogni non hanno più un valore preciso e perdere di vista ciò che è importante nella nostra vita è un attimo...i i"poveri" con il telefono da 400€ sono un paradosso del nostro tempo...
Non completamente d'accordo. Parliamo di povertà o di sopravvivenza. Un uomo, o una donna, non ha solamente necessità di mantenersi in vita, in una società moderna, quindi tra i bisogni primari devono essere compresi a possibilità di socializzare, di alimentare l'intelletto, di avere un minimo di svago. Siamo essere umani non bruti. Al punto che più che di bisogni primari parlerei di diritti primari.
Tutto il resto a seconda delle possibilità economica o delle scelte di vita differenziano poveri e ricchi. Ma anche a un povero devono essere garantiti diritti di base, statalizzando come dice giustamente Don