Ultima modifica di Scotch; 31/10/2011 alle 18:22 Motivo: UnionePost automatica
Per raffreddare gli animi :
E Fabrizio non guasta mai !
Ascolta
una volta un giudice come me
giudicò chi gli aveva dettato la legge:
prima cambiarono il giudice
e subito dopo
la legge.
Oggi, un giudice come me,
lo chiede al potere se può giudicare.
Tu sei il potere.
Vuoi essere giudicato?
Vuoi essere assolto o condannato ?
Ultima modifica di Angelik57; 31/10/2011 alle 18:30 Motivo: UnionePost automatica
"...perseguire un obiettivo che cambia continuamente e che non è mai raggiunto è forse l'unico rimedio all'abitudine, all'indifferenza, alla sazietà. E' tipico della condizione umana ed è elogio della fuga, non per indietreggiare ma per avanzare. E' l'elogio dell'immaginazione mai attuata e mai soddisfacente".
@Angelik57:
Per quanto riguarda me, sono freddissimo.
Basti dire che scrivo da sotto le coperte...
Rimane il fatto che quando si parla di certe cose, o si portano fatti, oppure si fa letteratura fantasy.
Che è bella e divertente, ma non vera.
Ripeto: voglio UN nome, UNO SOLO, di una persona che OGGI, in Italia, possa definirsi "detenuto politico".
Anche in altri tempi, decisamente più caldi, in cui SICURAMENTE molti errori ed abusi furono commessi, non mi pare che siano stati poi molti coloro che siano finiti dietro le sbarre per "ideologia".
Se l'ideologia ci fu, quello che portò alla condanna fu il CRIMINE che "l'attuazione" della supposta ideologia aveva comportato.
L'unico che potrebbe (e che millanta) di essere "detenuto politico" oggi in Italia è Adriano Sofri, che però è carcerato in quanto considerato (GIUSTAMENTE, A MIO PARERE) mandante di fatti di sangue.
Questa è la storia, questi sono i fatti.
Almeno fino a prova contraria, che aspetto con ansia(?).
Ciao.
Beh, leggo anche te (e ti rispondo pure...), e non è che sei proprio Hemingway.
In quanto al commentare la giustizia: questo topic chi lo ha aperto?
Un minimo di coerenza, dai...
Ultima modifica di Don Zauker; 31/10/2011 alle 18:42 Motivo: UnionePost automatica
"...perseguire un obiettivo che cambia continuamente e che non è mai raggiunto è forse l'unico rimedio all'abitudine, all'indifferenza, alla sazietà. E' tipico della condizione umana ed è elogio della fuga, non per indietreggiare ma per avanzare. E' l'elogio dell'immaginazione mai attuata e mai soddisfacente".
Scusa, che interessi ha la magistratura da difendere?
E come può (applicando la legge) far condannare un innocente?
Vorrei rispondessi a questo.