in italia se stai male... e non vuoi farti curare, rischi pure un tso, per dire... bah...
in italia se stai male... e non vuoi farti curare, rischi pure un tso, per dire... bah...
Prima di arrivare ad una visione diversa della vita, o di un concetto, é necessario dibatterlo. Non é facile cambiare, e dico, cambiare dentro. Questi temi toccano pensieri e sentimenti ben radicati nel nostro animo, é necessario che un percorso di scambio sia fatto. Ciò che si vorrebbe per legge, spesso, é ciò che tocca le parti deboli del nostro essere. Creando una legge ci si toglie il pensiero di una scelta.
Le verre est un liquide lent
il suicidio assistito ha senso quando il paziente non è in grado di suicidarsi da solo per incapacità fisica ..... in caso di depressione non vedo ostacoli a un normale suicidio, li non serve il consenso e l'aiuto di nessuno ....
per me, questa societa' "laica" che "normalizza" aborti e i suicidi, non ha futuro. E' una societa' sazia, che evidenzia una profonda tristezza.
Cinicamente e "laicamente" chiederei che almeno non fossero a spese della collettivita'
I Giocattoli..........http://www.forumtriumphchepassione.c...iocattoli.html
In effetti é a spese di chi richiede questo "servizio" ... totalmente .... e non si chiede che sia lo Stato a proporre e a sostenere questo genere di servizi, basti che chi lo fa debba temere i giusti controlli e che non rischi la galera.
Posso capire quali sentimenti possa smuovere un tema del genere, non sono per niente in disaccordo anche sul concetto che una società sazia possa lasciare maggiori spazi a certe formalità, se non fosse sazia probabilmente non ne avrebbe il tempo, la gente morirebbe facilmente in giovane età, anche se non penso che in certi ambienti non esistano tali scelte.
Quel che é triste, almeno dal mio punto di vista, é continuare a vivere la morte come un problema e non come una meta da raggiungere nel miglior modo possibile. Sono comunque consapevole che la scelta di suicidarsi ha in se delle problematiche umane spesso non indifferenti, ma la diversità dell'uomo su questa terra non é da considerarsi unicamente di carattere estetico o di pensiero ... siamo diversi anche nei sentimenti e nelle emozioni, nonché nei sogni. Ora bisogna solamente decidere se si vuole lasciare che ognuno abbia la libertà di autodefinire la propria esistenza, tenendo conto che non si può pretendere di autodefinire pure quella degli altri, trascinandoli nelle nostre scelte, oppure no.
Una scelta individuale o una scelta collettiva?
Il tema é spinoso e non può che dar vita a paure e moralità sommerse ... se dovessi avere in famiglia qualcuno che vuole suicidarsi farei di tutto perché non lo faccia, ma potrei ritenermi giustificato davanti alla libertà altrui di agire secondo coscienza?
Ultima modifica di natan; 02/12/2011 alle 12:10 Motivo: UnionePost automatica
Le verre est un liquide lent
Individuale.
Fossi io a dover scegliere, avrei la paura di dare possibilità a troppi casi.. non vorrei che ad usufruire del suicidio assistito fossero persone con problemi risolvibili.. il problema è che l'essere umano, essendo umano, non è soggetto a leggi matematiche... non ha canoni. Qui è il difficile.
No, assolutamente. Ma il rapporto familiare ha un suo peso e una sua morale, dai quali si trascende nel momento in cui si vuole rendere disponibile un servizio simile.
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