Vengono ampliate le norme relative alla successione: si prevede un'estensione a tre anni del periodo di gestione provvisoria che può intercorrere tra la morte del titolare e l'assegnazione della nuova titolarità.; il periodo per l'erede iscritto alla facoltà di farmacia è esteso da sette a dieci anni e viene stabilita la possibilità per l'erede in linea retta entro al secondo grado (cioè rapporti padre-figlio e nonno-nipote) di mantenere la farmacia fino al compimento del trentesimo anno di età.
il motivo del contendere odierno sono non gia' i farmaci OTC o di automedicazione (es. tachipirina o aspirina) gia' vendibili dalle parafarmacie, ma i farmaci di classe C, cioe' quelli vendibili dietro presentazione di ricetta medica, ma non rimborsati dal SSN. Fra questi farmaci ci sono antidolorifici anche oppioidi , anoressizzanti e altri farmaci "critici".
La scontistica che deriverebbe dall'apertura dei fascia C alle parafarmacie, sarebbe probabilmente dell'ordine del 10% circa per il cittadino.
Non tutti i farmaci fascia C probabilmente andrebbero nelle parafarmacie , e il risparmio per il cittadino, data la quota di mercato della citata fascia C, sarebbe marginale. Da tenere in conto, comunque, che dopo gli avvocati, i farmacisti sono la categoria piu' rappresentata in parlamento
Bravo Flag ottimo intervento.
Quindi meglio non far passare alle parafarmacie i farmaci di classe c.
La questione più importante è la possibilità per un farmacista di avere una farmacia così da non dover per forza fare tutta la vita il commesso per gli altri.
Ultima modifica di Rafasnella; 15/12/2011 alle 13:00
«Dice: “Mi ami?”. È proprio quando la gente fa domande del genere che perdi la luce dei riflettori. È così che poi ti ingabbiano in un ruolo di comparsa.»