qualsiasi sfruttamento di situazioni di malattia è deplorevole (penso l'articolo intenda questo perchè non fa nessun riferimento a medici o associazioni) ma nulla a che vedere con associazioni come Comilva e simili fatte da volontari che ci mettono solo soldi che offrono gratuitamente informazioni o supporto, ne tantomeno con il concetto di libertà di scelta vaccinale comune a tutti i paesi più civili d'Europa.