
Originariamente Scritto da
Dennis
Sembra proprio che oggi il popolar varietà si sia risvegliato, giusto ad ammazzar l'attesa per la finale dei mondiali di calcio. Anche la parte verde del governo ha fatto del suo, con niente di meno che un tweet dal
vicequasipremiersalvini a sollevare l'italico orgoglio:
https://t.co/HmpA8x7rPY
Eppure, giorno dopo giorno, mi fanno sempre meno ridere. Darei volentieri un paio di centoni al primo disperato balordo che passa per fargli tirare due colpi in testa (che siano in testa caro Traini, ci siamo capiti?

) a qualche gialloverde a caso, tanto per liberarmi dall'asfissia.
Che non sono le cazzate del cabaret ad opprimermi, ma quelle espresse da chi, come ce ne sono sempre stati in tutte le legislature, dovrebbe mettere pezze di disperata serietà alle puttanate dei presentatori.
L'ultima fresca di ieri, dall'ormai mitico professore e professante del fancazzismo come strumento ultimo dell'emancipazione culturale, il Nostro Geraci:
Il sottosegretario allo Sviluppo Geraci: «La Ue ricorra ai dazi selettivi se sarà colpito il made in Italy» - Il Sole 24 ORE
Ad uno che presenta la sua tesi con un lapidario
è molto semplice, per arrivare in un turbinio di cazzate alla chiosa finale con
un'idea precisa, è impossibile controbattere.
E se ha il coraggio di dire certe cose nella posizione che ricopre allora sì, hanno vinto loro.
Hanno vinto gli italiani.