
Originariamente Scritto da
macheamico6
"Leggo cose strane in giro ma nulla è cambiato rispetto a quanto ho sempre detto sul calcio: gli allenamenti delle squadre non riprenderanno prima del 18 maggio e della ripresa del campionato per ora non se ne parla proprio. Ora scusate ma torno ad occuparmi di tutti gli altri sport e dei centri sportivi (palestre, centri danza, piscine, ecc) che devono riaprire al più presto!”.
Queste le ultime dichiarazioni del ministro Spadafora. Come sempre quando è costretto a parlare del calcio, si vede lontano un miglio che ne è infastidito, come se fosse chiamato a scacciare una mosca insistente.
Ma lo sà il ministro che il calcio è la decima industria in Italia, che versa 500 milioni di Euro di tasse all'anno, e a parte i calciatori dietro ha un indotto di migliaia e migliaia di persone (massaggiatori, magazzinieri, addetti stampa, tv, giardinieri ecc)???!!!!E comunque non esiste solo la Serie A, ma c'è anche la B e poi tutte le serie minori, e basta davvero poco perché una società sia costretta a chiudere, con buona pace di tutti i suoi dipendenti, ivi inclusi quei tantissimi calciatori che guadagnano il 2/3% di quanto prendono i supercampioni della serie A.
Il modo in cui il ministro sta gestendo la situazione è a dir poco raccapricciante: che si assuma le sue responsabilità per la perdita di migliaia di posti di lavoro, anziché cercare di evitare l'argomento.