
Originariamente Scritto da
massi69
Ecco , un altra ...alterazione... che impongono al mercato.
Il mio vicino di casa , la scorsa settimana ha dovuto sostituire causa rottura definitiva e non più riparabile la caldaia di casa.....
Essendo "obbligato" visto le leggi vigenti qui in Piemonte, ha dovuto installarne una a condensazione, ha beneficiando dell contributo del 65% concesso a chi installa queste ultime ....
Il contributo , se la caldaia te la installa ...il piccolo..... autorizzato, iscritto all albo, in regola con tt i requisiti, e con la riga di lato, genera un credito di imposta, abbattibile in 10 ( dieci ) anni....
Se invece il lavoretto te lo fa , una delle tante societÃ*, spa, ovviamente quotata in borsa, iscritta ai poteri fotti, dotata di ampio cassetto fiscale, ma che i dividendi li distribuisce, miseri, ai ..cassettisti...che dormono sonni tranquilli, nonché comodino e armadio a più ante...
Il contributo si trasforma in sconto netto in fattura, del 65% , immediato.
Ora mi volete dire chi, di fronte a un esborso di migliaia di euro e la possibilitÃ* di pagare subito il 65% in meno, o doverlo invece recuperare in 10 anni , sceglierÃ* la seconda opzione....
Ora io mi chiedo, come al solito, un po da ignorantello, ma questa non è una turbativa del mercato?
O le regole, e contributi sono spendibili in eguale maniera per tt quelli che operano in un settore ..visto che chi li concede è lo stato...
Oppure chi mai dei piccoli artigiani, ecc ecc , pur facendo il lavoro a regola d arte, ecc ecc, potrÃ* permettersi di ricevere una cessione del credito?
Magari lo potra fare per 2 - 4-10 installazioni...ma raggiunta una certa soglia non potrÃ* più recuperare questo....