Q8 ed aggiungerei anche:
dobbiamo ricordare che la diversità è ricchezza....la convivenza di diverse religioni e culture se gestita in modo intelligente sarebbe una risorsa per tutti noi!!!
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Credo che tu confonda la Corte Europea per i diritti dell'uomo con il Parlamento Europeo, che sono cose diverse.
La Corte Europea per i diritti dell'uomo non è il Parlamento Europeo.
E poi cosa c'entrano "i beduini", scusa? Io sono ateo e non capisco perchè debbo trovare simboli religiosi di alcun tipo in edifici statali che sono per definizione pubblici e quindi non consacrati a questa o quella religione. Se qualcuno vuole vedere il crocifisso si può recare in chiesa, se qualcuno vuol vedere simboli ebrei in sinagoga, per quelli musulmani c'è la moschea e così via. Non vedo perchè gli edifici pubblici debbano mostrare simboli religiosi di una religione piuttosto che un'altra.
Non solo è utopistico pensare che si possa vivere insieme nel rispetto con chi dichiara che sei un essere inferiore se non sei della sua religione, ma la cosa , essposta così è anche sbagliata in sè.
La storia delle religioni non è le religioni.
Così come la storia della medicina non è medicina.
Una religione è qualcosa di più della sua storia.
N0n v'è dubbio che la conoscenza possa aiutare, ma per dialogare bisogna essere in due e possibilmente sullo stesso piano.
Attualmente questo piano di parità esiste solo per il cristianesimo, cattolico in particolare. Tutte le altre confessioni si mettono su un piano diverso.:wink_:
Conosco la differenza ed ero cosciente di scrivere una imprecisione, ma ce l'ho con quest'Europa dei burocrati di cui anche la Corte Europea è una delle espressioni.
in italia nemmeno lo stato è laico :sick:
scusate..."Berlusconi" lo avete già detto??
un piano che esiste solo quando fa comodo. Quando l'uaar mise la pubblicità sugli autobus a genova si sono mobilitati i sindacati ed alcuni autisti hanno rifiutato di guidare. Oltre ai soliti anatemi scagliati dal vaticano si intende!
Però quando poco dopo un prete ha affittato dei cartelloni pubblicitari (credo in provicina di brescia o forse bergamo, non ricordo con esattezza dove) per fare pubblicità alla parrocchia ed attirare più gente in chiesa, il vaticano ha applaudito l'iniziativa.
Dove sta la libertà di espressione ed il piano di parità del cristianesimo?
edit: l'ultima frase puoi leggere "clero cattolico" al posto di "cristianesimo", in fondo è il clero che decide :tongue:
Berlusconi
:biggrin3:
Beh...in Italia sempre più persone di altre nazioni e quindi di altre religioni abbiamo. Musulmani in primis. Non lo stò a dire io ma i dati parlano chiaro. Nulla contro loro ( oddio.. ) ma guarda caso il crocifisso comincia a dar fastidio. Ma non è tanto l'avere oppure no il crocifiso....per me è secondario...quanto l'imposizione che l'Unione Europea da al nostro paese. E non è la prima imposizione. E' quello che mi fà rodere.
il crocifisso l'ho subito per anni ed e' giusto ke se lo subiscono tutti gli altri , quindi nn si deve togliere........:coool:
vediamo se rispondete alla provocazione: PRODI:biggrin3:
Ah si? e allora a poche centinaia di metri da casa mia c'è un quartiere arabo dove passeggiano tranquillamente ad ogni ora numerose signore con velo, nijab e persino burqa.
Cos'è una storia tipo il casco a Napoli??
:biggrin3:
no no fidati tu; ho capito.
Ecco:
Trovo che la tua sparata sia un'accozzaglia di luoghi comuni e pregiudizi, di solito un intruglio pericoloso.
Tu in realtà pensi che noi si debba essere come quei paesi che proteggono il loro simbolismo religioso e le loro stantie tradizioni anche con la violenza se necessario, perchè dici, sono la nostra identità.
Ma identità di chi? La tua forse , non certo la mia.
secondo me ti troveresti bene in quei posti, dove chi la pensa in maniera diversa viene perseguitsto, oppure esiliato.Ti faccio notare che in molti paesi europei con tradizioni secolari molto piu antiche della nostra, i crocefissi non ci sono, eppure sono fino ad ora sopravvissuti, a pure meglio di noi.
Quanto al tricolore sono in molti a non volerlo vedere, sopratutto dalle mie parti.
Ahhh beh, certo che con il crocifisso nelle aule si diventa tutti più virtuosi.
Forse ai tempi di B. non c'erano...
:laugh2::laugh2:
Ohhh ecco qualcuno che ha centrato il problema.
Questa è una sentenza dell'Alta corte su istanza presentata da una cittadina europea (e vale pure se se ne torna in Finlandia come vorrebbe fedales).
Ora se Voi foste un giudice dell'alta corte, di fronte ad un 'istanza del genere, e posto che la costituzione europea pone l'accento sulla laicità dello stato, che cosa avreste deciso, tenedo conto che di tale decisione dovete dare ampia motivazione giuridica e logica?
Tali sentenze sono quelle che proprio ci aiuteranno la tanto temuta invasione islamica.
Con una Corte siffatta non riusciranno facilmente a trasformare lo Stato laico in una dependance della Mecca
no no adesso si dice:
MARRAZZO!!!!
:laugh2:
[QUOTE=357magnum;2662287]Non solo è utopistico pensare che si possa vivere insieme nel rispetto con chi dichiara che sei un essere inferiore se non sei della sua religione, ma la cosa , essposta così è anche sbagliata in sè.
La storia delle religioni non è le religioni.
Così come la storia della medicina non è medicina.
Una religione è qualcosa di più della sua storia.
N0n v'è dubbio che la conoscenza possa aiutare, ma per dialogare bisogna essere in due e possibilmente sullo stesso piano.
Attualmente questo piano di parità esiste solo per il cristianesimo, cattolico in particolare. Tutte le altre confessioni si mettono su un piano diverso.
sono d'accordo con te che è utopistico ma preferisco impegnarmi in questa direzione che non nel desiderio di molti di rimandare queste persone nei loro paesi...
Parlo di storia delle religioni con cognizione di causa...la ritengo solo una base per conoscere e sapere se voglio approfondire una delle religioni studiate...o magari nessuna...
Non ho ben compreso se pensi che per i cristiani tutte le religioni sono uguali...se questo è il tuo pensiero la mia esperienza con la religione cristiana (ho studiato 8 anni in una scuola cattolica...) è un attimo diversa...
La Corte Europea dei diritti dell'uomo non è una sede di burocrati, è una sede giurisdizionale che emette sentenze a seguito di segnalazioni e ricorsi, e la sentenza in oggetto mi sembra un esempio di laicità e molto al passo coi tempi in cui viviamo, dato che dell'Europa fanno ormai parte paesi con religioni diversissime, compresa la Turchia (quasi). Direi perciò tutto il contrario di un agire da burocrati, anzi.
Io invece vedo come imposizione a me l'esposizione in edifici pubblici di simboli religiosi. E la sentenza in oggetto dice invece che quest'imposizione non deve esserci, nè per una religione nè per un'altra. La sentenza rimuove una imposizione, quindi.
E' tutto l'impianto europeo ad essere minato dalla burocrazia, e a me non piace; nello specifico sono giudici eletti tra i candidati proposti dagli Stati membri. Noi ci abbiamo mandato Zagrebelsky, illustre costituzionalista, ma non esattamente apolitico.
Quanto a Edlin: una delle responsabilità più gravi della Chiesa è non aver vigilato sull'operato della CEI che ha permesso che si studiasse poco e male la dottrina cattolica. I danni più grandi alla religione cattolica (di cui condivido molti principi pur non riuscendoa d avere fede) sono stati fatti proprio dai preti negli ultimi 50 anni.
Il punto è che davvero si sta perdendo la conoscenza dei fondamenti della religione. S'è banalizzato il pensiero cristiano riducendolo ad alcune forme esteriori, ma sempre meno si spiega (a livello di non specialisti) cosa vuol dire essere cristiani e cosa è il cristianesimo cattolico.
Ad ogni modo non mi pare che il crocifisso nelle aule sia una imposizione. Fra l'altro non c'è neppure in tutte, sta li appeso e inerte.
La violenza sta nella negazione di qualcosa che da secoli è presente nella vita degli italiani, c'è una forma di violenza nella negazione non nell'affermazione.
Un cartello che dica :"il TCP esiste" non è una violenza, c'è a chi piace il tcp e chi magari appassionato di moto jap aborre le moto inglesi, impedire di dire" il TCP esiste" è una violenza, che non aggiunge nulla a chi invece ama , che so, le Honda o le Suzuki.
Così è stato sbagliato prendersela con l'UAAR per i cartelli di Genova (ma è stata una pubblicità assurda: se ci credi allora quella pubblicità ti da un pò fastidio ,ma non mina il tuo credo, se non ci credi...a che serve?).
Sono le azioni che qualificano!
Se nella scuola si fosse obbligati a farsi il segno della croce, a genuflettersi al crocefisso e/o se gli insegnamenti fossero confessionali (ora di religione a parte, che è facoltativa) allora sì, sarebbe gravissimo, e anche il crocefisso andrebbe tolto. Così invece rappresenta una nostra tradizione, il richiamo , per chi lo vuol ascoltare, al pensiero che ha creato la nostra civiltà: negarlo sarebbe volerne negare le fondamenta (ed è esattamente quello che i più accorti anticrocefisso desiderano)
ed io che pensavo che fossero proprio i preti delle realtà locali a tenere in piedi la chiesa con la loro presenza sul territorio (specialmente nelle zone meno agiate). Dipenderà dal prete evidentemente :biggrin3:
e su questo posso anche concordare, ma se 9 su 10 mi dicono che la religione in italia è tradizione....ummm...un piccolo dubbio su quanto sia scaduto il valore personale che si da alla religione mi viene. Magari sbaglio.Citazione:
Il punto è che davvero si sta perdendo la conoscenza dei fondamenti della religione. S'è banalizzato il pensiero cristiano riducendolo ad alcune forme esteriori, ma sempre meno si spiega (a livello di non specialisti) cosa vuol dire essere cristiani e cosa è il cristianesimo cattolico.
in uno stato laico non esiste religione di stato e non esiste che si mettano simboli religiosi (di una ed una soltanto) negli edifici di luogo pubblico.Citazione:
La violenza sta nella negazione di qualcosa che da secoli è presente nella vita degli italiani, c'è una forma di violenza nella negazione non nell'affermazione.
la violenza è anche quella di fregarsene di cosa dice la nostra stessa costituzione perchè ci fa comodo così! Se non vanno bene gli articoli della costituzione perchè non cambiarli?
la libertà di parola è tutta un'altra cosa. Impedire a chicchessia di dire la sua opnione è violenza, ma anche imporre i tuoi simboli a tutti è violenza. Imporre al silenzio l'uaar solo perchè fa una pubblicità mezza provocatoria (perchè non è che fosse offensiva, ma solo provocatoria) è una violenza, così come lo sarebbe ridurre al silenzio la chiesa. Ma questo è tutto un altro discorso.Citazione:
Un cartello che dica :"il TCP esiste" non è una violenza, c'è a chi piace il tcp e chi magari appassionato di moto jap aborre le moto inglesi, impedire di dire" il TCP esiste" è una violenza, che non aggiunge nulla a chi invece ama , che so, le Honda o le Suzuki.
Così è stato sbagliato prendersela con l'UAAR per i cartelli di Genova (ma è stata una pubblicità assurda: se ci credi allora quella pubblicità ti da un pò fastidio ,ma non mina il tuo credo, se non ci credi...a che serve?).
se sono le azioni che qualificano perchè tutto questo baccano per un semplice simbolo?Citazione:
Sono le azioni che qualificano!
anche la pizza rappresenta la tradizione culinaria italiana. Che facciamo, ne appendiamo una in classe per ricordare la nostra tradizione culinaria? E perchè non ricordare le tradizioni dell'antica roma in tutta europa visto che ha lasciato pesanti impronte in tutta l'area europea?Citazione:
Se nella scuola si fosse obbligati a farsi il segno della croce, a genuflettersi al crocefisso e/o se gli insegnamenti fossero confessionali (ora di religione a parte, che è facoltativa) allora sì, sarebbe gravissimo, e anche il crocefisso andrebbe tolto. Così invece rappresenta una nostra tradizione, il richiamo , per chi lo vuol ascoltare, al pensiero che ha creato la nostra civiltà: negarlo sarebbe volerne negare le fondamenta (ed è esattamente quello che i più accorti anticrocefisso desiderano)
Ma scusa:
un politico non è un burocrate, quindi non capisco perchè confondi le due figure.
Inoltre non mi risulta che Zagrebelski abbia mai svolto attività politica pubblica, perchè dobbiamo attribuire a gente che fa il proprio mestiere etichette che non hanno?
E poi resta il fatto che l'evitare che siano esposti simboli religiosi in edifici pubblici, quindi che devono accogliere anche atei, agnostici o fedeli di altre religioni, sia un sacrosanto riconoscimento del mio diritto a non vedermi imporre simboli di alcun tipo.
Vedi in Gran Bretagna, o in Francia, o in USA se ci sono simboli religiosi in edifici pubblici... ma noi vogliamo sempre prendere esempio negli ambiti sbagliati, in quelli giusti perchè laici no. Noi vogliamo i simboli religiosi negli edifici pubblici come in Arabia Saudita o li vogliamo laici come nell'occidente democratico e liberale? Poi mi vengono a dire che noi siamo diversi dai musulmani, che la nostra civiltà è superiore: sarebbe superiore se fosse in queste cose simile agli USA o GB (rigorosamente laici), invece è simile all'Arabia Saudita, se pratica gli stessi usi non laici, altro che chiacchiere.
Teoricamente e' una cosa giusta......ma praticamente in nessun altro paese ci si puo' permettere quello che gli stranieri si possono permettere qui in italia.....e' ora di finirla di venira qui e volere fare i propri comodi criticare le nostre usanze e le nostre religioni io non sono credente ma sono nato sotto il crocifisso al quale mi ci sono abituato e affezzionato fa' parte della mia cultura e secondo me deve rimanere dove e' stato fino ad ora. Piuttosto penso sia giusto l'insegnamento di altre religioni.....ma il crocifisso non si tocca.....
Noi italiani siamo un po' troppo buoni e permissivi e dovremmo essere un po' piu' razzisti e difendere i ns. usi e costumi che via via con la globalizzazione vanno scomparendo e stiamo perdendo la ns. identita'........
ciao Fabio
Anche io condivido quello che scrivi sulla responsabilità della CEI, avendo studiato 8 anni in una scuola cattolica ne so qualcosa..., ma io non sto cercando responsabiltà, cerco di trovare una soluzione ad un mondo nuovo...sempre più multietnico. Questo non significa perdere il proprio credo a favore di quello degl'altri ma rafforzare il proprio (e per questo non credo siano necessari solo i simboli) continuare quindi ad essere cristiani applicando uno dei dettami che è appunto la tolleranza verso gli altri, non siamo tutti uguali davanti a DIO?
Giorgio e' un casino che non ci si vede dobbiamo provvedere ad organizzare un pranzo magari a meta' strada magari a verona magari ci potrebbe pensare quella testa di cazzo di muttley che non si fa' piu' sentire ora e' completamente infigato....:biggrin3::biggrin3::biggrin3:
Quello che mi preoccupa è che da pretesti come questi poi si scatenano guerre di religione a volte metaforiche a volte molto meno...
Ci sono stati anni che lentamente i crocefissi erano stati tolti nella indifferenza generale ora tornano a poter rappresentare motivo di tensione.
Hai centrato perfettamente il problema.
Qui si fa un po' confusione, soprattutto sul concetto di "casa nostra". Per tutti i sostenitori della tesi che "a casa nostra" comandiamo "noi", vorrei ricordare che quella che chiamate "casa vostra" in realtà è casa di tutti...ora...nessuno vieta a nessuno di appendersi dei crocefissi nel proprio appartamento...(se volete vi procuro anche delle statuine della madonna o di padre pio per abbellire gli angloli :D) se però si parla di edifici pubblici il discorso cambia...perchè in questo caso si parla veramente di casa di tutti e bisogna essere il più "neutri" possibile, proprio per evitare che qualcun prevarichi qualcun'altro...sia esso musulmano o cristiano.
Glam...perdonami ma te ci sei cresciuto sotto un crocifisso. Nelle scuole c'è sempre stato un crocifisso e non penso che a te abbia mai recato condizioni psicologiche o problemi vari. Non considerare l'esposizione del corcifisso come un imposizione perchè mi sembra una barzelletta. Sono anni e anni che nel ns paese c'è il crocifisso e non vedo perchè a causa di 4 coglioni che decidono da oggi al domani di toglierlo...dobbiamo calarci le braghe. Che te sei ateo oppure no...il crocifisso al muro non ti reca nessun problema. A me essere comandato per di più a casa mia ( io questo paese lo considero casa mia perchè pago un boato di tasse... porco cazzo!!! ) mi fà tanto rode specie perchè tutto questo è nato per il discorso razze. Sempre più razze abbiamo in Italia. Se io vado in altre terre...mi adeguo alle loro abitudini e rispetto le loro religioni. Qui chiunque entra comincia da lì a poco a rompere i coglioni. E dai...per favore...basta.
E' proprio così: questa sentenza sancisce appunto la differenza tra quelli che sono gli stati liberali occidentali (per cui gli edifici pubblici sono laici, non consacrati ad alcuna religione, dove appunto si rispetta il credo di tutti) e quelli che sono stati teocratici o comunque illiberali, dove una religione e solo quella è imposta a tutti forzatamente.
Questa sentenza dovrebbe anzi essere graditissima proprio a chi tiene alle differenze culturali tra occidente laico e democratico e un oriente visto come fondamentalista e antidemocratico: questa sentenza dice che qua non si impongono religioni di stato a nessuno, al conrario che in posti che non vorrei emulassimo dove la religione è un'imposizione.
Giustissimo!
lo stato italiano non è uno stato confessionale e pertanto non vi è una religione di Stato:
se si vuole il crocifisso nelle aule bisogna in primis cambiare la Costituzione eleggendo il Cattolicesimo a religione di Stato
Be', se non ti dà fastidio un crocifisso non vedo perchè dovrebbe dartene un Buddha, allora. O una immagine di Maometto, o una immagine sacra ebrea.
Ci andrei paino a definire "quattro coglioni" i giudici dele Corte Europea dei diritti dell'uomo, perchè allora altrimenti potrei dire "perchè devo andare in galera solo perchè un coglione di giudice dice che ho ammazzato uno?" E' lo stato di diritto che dà alle corti di giustizia il compito di esercitare la giurisdizione.
Quanto a "questo stato è casa mia" se non ti dispiace è anche MIA, e io sono ateo: perchè ci dovrei vedere un simbolo religioso che non mi appartiene? Ti sei mai chiesto perchè in Francia, o Gran Bretagna, o USA non espongono simboli religiosi negli EDIFICI PUBBLICI? Perchè quelle sono case di TUTTI, tue e mie; tue in quanto credente (se lo sei) e mie in quanto non credente; e pure di chi professa altre confessioni religiose. E' l'essenza dello stato laico, contrapposto allo stato teocratico o comunque con religioni di stato. Noi vogliamo essere come Francia, GB o USA oppure scegliamo l'opzione Arabia Saudita?
Io, comunque, mi meraviglio del fatto che scateniamo vespai immensi per il crocifisso nelle aule e presentiamo istantanei ricorsi, salvo STRAFERGACENE se ci mollano fior fior di multazze per i continui e reiterati ritardi nell'applicazione delle regole comunitarie!
Ci siamo voluti entrare in 'sta cavolo d'Europa?
Ci ha salvato il popò(non poche volte)durante le cicliche crisi finanziarie?
Accettiamo queste regole senza troppi patemi e basta.
Che si scanni il Vaticano con il governo Comunitario: il crocefisso è un LORO simbolo, non nostro!
Diverso se un cittadino qualunque volesse la rimozione della foto del Presidente della Repubblica (simpatico o antipatico che sia) o del Tricolore!
Scusa la franchezza...ma tu chi cazzo sei in più rispetto ad altri 60.000.000 di persone? Non le paghi solo tu le tasse...ci scommetto che ci sono almeno 2 musulmani che le pagano..(e 2 è il doppio di 1! :D), ma qui nessuno sta dicendo di orientare le scuole verso la mecca...solo di rispettare gli altri...cosa che tu da quanto leggo non sei in grado di fare.
Peace. :tongue:
Proprio così: il Presidente della Repubblica e il tricolore sono simboli dello Stato, mica un simbolo religioso. Ma poi mi viene in mente che un ministro delle Repubblica col tricolore ci si vorrebbe pulire il culo senza che nessuno alzi un sopracciglio e mi rendo conto in che posto viviamo.