Non capisco cosa vuoi dire. Se stai affermando che quel ponte poteva essere realizzato 100 fa, semplicemente ti sbagli di grosso.
Prima che la questione "ponte" fosse inquinata dalla politica, di studi di fattibilità ne sono stati fatti parecchi, con risultati contrastanti: una buona parte di questi, fino a 10-15 anni fa, concludeva che i rischi erano davvero grossi per una struttura del genere, che non ha di neanche lontanamente uguali al mondo. E puoi anche immaginare quanto un ingegnere "desideri" realizzare un'opera del genere…
Ora in questi ultimi 10-15 anni non è che la tecnologia di realizzazione dei ponti sia cambiata in modo straordinario, non è che sono diventate disponibile tecniche nuove capaci di risolvere i problemi che la maggior parte degli studi fatti in passato ha evidenziato.
Semplicemente si è politicamente deciso di ignorare gli studi che davano come non fattibile l'opera, e prendere gli altri come vangelo.
E' questa la cosa che mi lascia molto perplesso. Prendi ad esempio la "snellezza" del ponte (il rapporto fra la lunghezza della campata e l'altezza della stessa). Nel caso del ponte sullo stretto il valore è esageratamente alto, decisamente superiore a quella di qualsiasi altro ponte esistente: per quanto puoi essere bravo a realizzare modelli di comportamento al computer, i fenomeni oscillatori e di risonanza al vento non sono fisicamente modellabili con esattezza e le approssimazioni fanno enorme differenza su struttura così esili.
Per quanto ti sembrerà strano, dal punto di vista ingegneristico, non esiste una cosa che sta in piedi ed una che viene giù, ma tutto viene calcolato in termini di "probabilità": ci si assicura che la probabilità di un collasso sia sufficientemente bassa in funzione di una certa durata di vita dell'opera che si realizza e di certi altri requisiti. L'ingegneria delle costruzioni non è una scienza esatta.
Nel caso del ponte le "variabili" in gioco, come l'intensità del sisma o gli effetti del vento, sono noti con una certa imprecisione e, per un'opera del genere, piccoli errori nella valutazione di questi dati iniziali conducono ad enormi differenze nei risultati della progettazione.