
Originariamente Scritto da
Mino TB
L'uomo che uccise Giovanni Falcone - di cui "L'espresso" anticipa il contenuto dei verbali inediti - sostiene che sarebbe Nicola Mancino, attuale vice presidente del Csm che nel 1992 era ministro dell'Interno, il politico che avrebbe "coperto" inizialmente la trattativa fra mafia e Stato. Il tramite sarebbe stato l'ex sindaco mafioso di Palermo, Vito Ciancimino, attraverso l'allora colonnello Mario Mori e il capitano Giuseppe De Donno. L'ex responsabile del Viminale ha sempre smentito: "Per quanto riguarda la mia responsabilità di ministro dell'Interno confermo che nessuno mi parlò di possibili trattative".
Medoro,ho tratto questo pezzo dell'articolo da te indicato per rispondere alla tua perplessità verso l'impossibilità di una deviazione della magistratura nei confronti di una parte della politica (lasciamo perdere di quale), ma soprattutto della possibiltà pilotarla a piacimento.
In un paese come il nostro con una storia di stragi senza colpevoli, di servizi deviati e di politici corrotti non ci si può stupire di niente, anzi chi è senza peccato.......!