Citazione Originariamente Scritto da natan Visualizza Messaggio
fatico a seguire la tua logica ... parli dell'eutanasia come di una legge che prevede, in caso di malattia, la possibilità di decidere sulla vita di altri esseri umani, al di la del loro consenso o meno. La sacralità della vita é tale che nessuno dovrebbe permettersi di moralizzarla e tanto meno di deciderne la sorte quando questa non é la propria. La morte fa parte di essa, é parte integrante e non si può avere l'una senza l'altra ... vita e morte é un tutt'uno ... la seconda é la conseguenza della prima e, per taluni, anche il contrario. Chi può arrogarsi il diritto di decidere per me cosa può essere sacrale? Chi pensa che la vita ci é stata donata, e solo chi l'ha donata può toglierla, é un suo diritto crederci (anche se poi, e non parlo di te, molti di quelli che la pensano così poi sono per la pena di morte ) ... questo non deve comunque essere una limitazione per chi la propria fede la determina in altro modo ... atei compresi. Il pericolo di cui parli é proprio dato dal totalitarismo ...
A parte che sì, l'eutanasia prevede che anche qualcun'altro possa decidere, pensa ai casi di persone in coma o cmq non in grado di intendere e volere.
ma specialmente nel caso dei bambini...possono decidere loro? Allora se possono decidere se vivere o morire (che mi pare la decisione più importante) diamo il voto anche a bimbi di tre mesi..perchè no?
Come vedi il consenso non è fondamentale, è importante ma non fondamentale. Ed è uno dei motivi che mi spingono fortemente contro l'eutanasia, almeno così come viene comunemente concepita.
La sacralità della vita umana è alla base , ma prio alla base della civiltà.
La neghiamo? Perfetto allora torniamo alla giungla e domani al primo che mi taglia la strada potrò sparare..oppure lo farò perchè mi diverte...se ovviamente qualcun'altro non l'avrà fatto a me.
Si tratta di PRINCIPI, non dirmi che sono esagerato, lo so e lo sto facendo apposta perchè i principi per essere validi devono funzionare sempre altrimenti non sono principi ma convenienze del momento (e come tali mutevoli all'occorrenza).
Non si tratta neppure di Fede (che non ho, infatti sono piuttosto più verso l'agnostico che verso il credente) ma semplicemnte di buon senso.
Se inizi ad accettare che puoi sopprimere oggi qualcuno per una malattia, basta poi molto poco per poterlo sopprimere per qualsiasi altro motivo, basta dichiararlo malattia. E il concetto è molto molto labile.