
Originariamente Scritto da
valterone
Qui non posso che quotarti

ma la perdita della capacità di attribuzione del valore alla quale si accennava prima con stinit, induce anche a pensare che certe cose siano scontate, che siano il minimo, insomma.
Questa di oggi è più una crisi di "valori" (nel senso che non attribuiamo quelli giusti alle cose che abbiamo o che ci succedono) più che finanziaria. La miseria è un'altra cosa.
C'è ancora denaro da sperperare, io mi sto innervosendo perchè vedo gente che lo sperpera in malo modo (e fin qui sarebbero sempre cazzi loro...) venendo però a lamentarsi con me per il costo di ciò che vendo, senza preoccuparsi minimamente del costo delle inutilità che hanno acquistato durante lo spèrpero. Ecco, questa incoerenza di fondo mi irrita.