Arcivescovo Paul Casimir Marcinkus

Nacque in un sobborgo di Chicago da una famiglia di emigrati lituani.
Marcinkus entrò a far parte della massoneria il 21 agosto 1967 con numero di matricola 43/649 e soprannome "Marpa". Il suo nome era indicato in una lista pubblicata da OP contenente 121 ecclesiastici massoni, fra cui Jean-Marie Villot (Cardinale segretario di Stato), Agostino Casaroli (capo del ministero degli affari esteri del Vaticano), Pasquale Macchi (segretario di Paolo VI), monsignor Donato De Bonis (alto esponente dello IOR), Ugo Poletti (vicario generale di Roma), don Virgilio Levi (vicedirettore de «L'Osservatore Romano»), Annibale Bugnini (cerimoniere pontificio) e Roberto Tucci (direttore di Radio Vaticana).

Strinse amicizia con l'uomo d'affari americano David Matthew Kennedy, allora presidente della Continental Illinois National Bank di Chicago, poi nominato nel 1969 ministro del tesoro nell'amministrazione Nixon. Fu proprio il banchiere-ministro a mettere Marcinkus in contatto con Michele Sindona (finanziere siciliano, membro della P2 ed in stretti contatti con la mafia), il quale a sua volta lo introdusse al presidente del Banco Ambrosiano, Roberto Calvi (anch'egli appartenente alla loggia massonica P2). Con Calvi fondò nel 1971 la Cisalpina Overseas Nassau Bank (poi Banco Ambrosiano Overseas, indagato per riciclaggio di denaro proveniente dal narcotraffico) nelle Bahamas, nel cui consiglio di amministrazione figuravano anche Sindona e Licio Gelli.
Monsignor Marcinkus fu presidente dell'Istituto per le Opere di Religione (IOR), la banca del Vaticano, dal 1971 al 1989. Di particolare rilievo risultano i rapporti con il Banco Ambrosiano, al cui consiglio di amministrazione Marcinkus partecipò ben 23 volte.
Il 26 aprile 1973 Marcinkus fu interrogato da William Lynch, capo della Organised Crime and Racheteering section del dipartimento di giustizia degli Stati Uniti, e William Aronwald, vice capo della Strike Force del distretto sud di New York, riguardo ad un caso di riciclaggio di denaro e obbligazioni false che partiva dalla mafia newyorkese e approdava in Vaticano, per un totale di 950 milioni di dollari. Alle indagini fecero seguito alcuni arresti, ma Marcinkus fu assolto per insufficienza di prove.
Marcinkus rimase invischiato, in quanto presidente dello IOR, nello scandalo del crack del Banco Ambrosiano, riuscendo ad evitare, grazie al passaporto diplomatico vaticano, il mandato di cattura emesso il 20 febbraio 1987 dal giudice istruttore del tribunale di Milano.
Il nome di Marcinkus è citato anche in altri scandali, quali la morte di Papa Giovanni Paolo I e la scomparsa di Emanuela Orlandi.


Uno dei tanti............