
Originariamente Scritto da
bessol
Forse oggi qualcuno di voi ha letto il lungo articolo su Repubblica che Roberto Saviano ha dedicato al voto di scambio.
E' un qualcosa che troppo spesso dimentichiamo ma che , temo, ha ogni volta che si va' a votare un'importanza probabilmente fondamentale in grado di spostare l'ago della bilancia di quel tanto che basta a destabilizzare un quadro elettorale apparentemente definito.
Per chi vive al nord non puo' essere di consolazione il fatto che questo si verifichi prevalentemente al sud, primo perché come ci ricorda la recente cronaca anche un assessore in lombardia (Zambetti) è stato beccato con le mani in pasta (si era comprato 4.000 voti dalla ndrangheta) e secondo perché in questo modo la malavita ha il controllo assoluto delle risorse pubbliche tanto faticosamente racimolate per il bene comune.
Per il resto cosa dire... si conferma che l'italiano è tifoso anche in politica, credo che in nessuna altro paese europeo ci sia costantemente una cosi' perfetta ripartizione dei voti (manco fosse il manuale Cencelli): un terzo alla sinistra, un terzo a destra e il resto un po' al centro e un 15/20 % alle sorprese/novita' di turno (stavolta tocca a Grillo e Giannino) che sono quelli che di volta in volta determinano la sconfitta/vittoria delle coalizioni di centro destra o centro sinistra.
Insomma che dire, neanche stavolta che siamo sull'orlo dell'abisso ci decidiamo a cambiare minimamente tradizioni e abitudini decennali....
