Citazione Originariamente Scritto da japkiller Visualizza Messaggio
dovrebbero essere commemorati coloro i quali hanno scelto la coerenza, il rispetto e la tolleranza... tutti gli altri sono da dimenticare.
"Vae victis"
In sostanza chi vince ha sempre ragione, è così da migliaia d'anni e finisce x condizionare i ricordi storici.
Premetto che non ho e non ho mai avuto la tessera di nessun partito e fortunatamente non ho vissuto quei periodi terribili, sono troppo giovane, ma ho parlato coi miei nonni e, grazie al mio lavoro, ho avuto modo di parlare con tanti ex ragazzi che invece quei periodi li han vissuti davvero, sia dall'una che dall'altra parte.
Sono arrivato alla convinzione che alla fine la festa del 25 Aprile è stata politicamente strumentalizzata e pertanto non ho mai preso parte a nessuna manifestazione ufficiale, facendolo sarebbe stato come schierarsi, come se i valori di questa festa fossero appannaggio esclusivo di una specifica fazione/convinzione politica.
In realtà in quel periodo non tutti i "fascisti" erano cattivi, come non tutti i partigiani erano santi.
Voglio citarvi un piccolo insignificante episodio, che però riflettendoci sopra ha un grande valore.
Chi è più eroe o criminale: il giovane ufficiale pilota, però fascista che, pur consapevole della propria inferiorità, sale sul suo caccia e si alza in volo x cercare di difendere il suo paese e la sua gente "tutta" dai bombardamenti delle superfortezze alleate che ormai dominano incontrastate i nostri cieli, o l'operaio delle Reggiane che ha sabotato il motore montato sul suo caccia ?
La verità, secondo me, è che in periodi bui come quelli c'è stata si gente che si è macchiata di colpe gravissime, sia dall'una che dall'altra parte,*ma c'è stata anche tanta gente che ha fatto delle scelte in assoluta buona fede, sempre sia dall'una che dall'altra parte e non nella speranza d'arrichirsi o prevaricare sugli altri, ma nella speranza di fare qualcosa di buono non solo x se stessi o le loro famiglie ma x tutto il paese.
Io ho sempre voluto pensare al 25 Aprile come alla festa della liberazione dagli errori fatti da tutti, all'inizio di un nuovo periodo di maggior rispetto reciproco, imparando dal passato tutti assieme a non commetter più gli stessi errori.