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Risultati da 1 a 10 di 95

Discussione: 25 aprile 1945 - 25 aprile 2015

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  1. #1
    TCP Rider Senior
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    Citazione Originariamente Scritto da Venanzio Visualizza Messaggio
    La storia insegna: guerre simili alla guerra partigiana si sono ripetute nei mllenni nel nostro paese e nel mondo, prendiamo ad esempio la guerra tra ottimati e Lucio Cornelio Silla, oppure quelle di Cesare contro Pompeo Magno, (debello Civili), oppure i guelfi contro i ghibbellini, una parte era con l'imperatore e l'altra con il papato. Ci sarebbero altri esempi ma è meglio fermarci qua, poi stanca la storia, niente che dire in merito, sono sicuro che fra 100, o 1000 anni i posteri studieranno al guerra partigiana, della quale si faranno sicuramente un'idea circa la diadriba intercorsa tra le due fazioni e l'esito sarà: che è stata una semplice guerra civile, scontro armato tra due fazioni, abitanti e cittadini dello stesso paese, che rispettivamente cercavano di affermare le loro ragioni politiche.
    Può essere una interpretazione, ma mi sembra un po' riduttivo sostenere che si sia trattato di uno scontro o persino una diatriba tra fazioni che avevano concezioni politiche diverse.

    Così dicendo ci dimentichiamo le violenze squadriste del primo dopoguerra tollerate e incoraggiate da quelli che ora chiameremmo poteri forti ma allora si chiamavano padronati industriale e agrario, un colpo di stato avallato dalla monarchia, l'abolizione della democrazia parlamentare, i plebisciti forzati, le leggi speciali in difesa del fascismo, le guerre coloniali, l'intervento illegale nella guerra di Spagna, le leggi razziali, il disperato tentativo di raccogliere le briciole del delirio nazista, ecc.

    Se queste erano le "ragioni politiche" di una delle due parti (la quale era anche stato, seppure fantoccio) quali sarebbero state quelle degli altri, che li avrebbero messi sullo stesso piano? Secondo me l'unica, comune a persone e organizzazioni mosse da ideali diversissimi tra loro, è stata una sola: spazzare via quell'obbrobrio. Naturalmente approfittando di una guerra in corso che già aveva visto la capitolazione di quello stato monarchico-fascista che tanto l'aveva voluta. Se poi gli uni avrebbero voluto tornare alla monarchia, gli altri uno stato democratico e repubblicano e altri ancora (in realtà estremamente minoritari soprattutto dopo la svolta di Salerno) i soviet, mi pare piuttosto secondario.

  2. #2
    TCP Rider Senior L'avatar di Venanzio
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    Citazione Originariamente Scritto da paper Visualizza Messaggio
    Può essere una interpretazione, ma mi sembra un po' riduttivo sostenere che si sia trattato di uno scontro o persino una diatriba tra fazioni che avevano concezioni politiche diverse.

    Così dicendo ci dimentichiamo le violenze squadriste del primo dopoguerra tollerate e incoraggiate da quelli che ora chiameremmo poteri forti ma allora si chiamavano padronati industriale e agrario, un colpo di stato avallato dalla monarchia, l'abolizione della democrazia parlamentare, i plebisciti forzati, le leggi speciali in difesa del fascismo, le guerre coloniali, l'intervento illegale nella guerra di Spagna, le leggi razziali, il disperato tentativo di raccogliere le briciole del delirio nazista, ecc.

    Se queste erano le "ragioni politiche" di una delle due parti (la quale era anche stato, seppure fantoccio) quali sarebbero state quelle degli altri, che li avrebbero messi sullo stesso piano? Secondo me l'unica, comune a persone e organizzazioni mosse da ideali diversissimi tra loro, è stata una sola: spazzare via quell'obbrobrio. Naturalmente approfittando di una guerra in corso che già aveva visto la capitolazione di quello stato monarchico-fascista che tanto l'aveva voluta. Se poi gli uni avrebbero voluto tornare alla monarchia, gli altri uno stato democratico e repubblicano e altri ancora (in realtà estremamente minoritari soprattutto dopo la svolta di Salerno) i soviet, mi pare piuttosto secondario.
    parli cosi perchè non sei vissuto nel periodo repubblicano romano, oppure durante gli scontri tra guelfi e ghibbelini....la guerra partigiana va studiata per quello che è, uno scontro tra due fazioni, una voleva qualcosa, diciamo la libertà dal regime fascista, mentre questa voleva l'opposto. E' comuque doveroso dire che le anime politiche partigiane erano tante, c'erano i rossi che volevano un regime comunista, quello vicino alla Russia di Stalin, mentre l'anima moderata voleva un Italia più vicina ai paesi del patto attlantico. Meno male che alla fine ha prevalso questa, perchè altrimenti avremmo fatto la fame come tutti gli altri paesi satelliti del blocco sovietico.

    Quello che mi lascia perplesso è che del 25 aprile, della liberazione non se ne è mai parlato come quest'anno, negli ultimi anni è sempre passata come una piccola e normale festività, dove le famiglie italiane se la giornata era buona andava in campagna per una gita fuori porta. Ora tirano fuori il senso vero del 25 aprile, che è una ricorrenza tesa a ricordare la lotta partigiana. Ma a nessuno viene il sospetto che si vuole distrarre il popolo da quello che in questi giorni nelle camere del parlamento devono votare?

    Sbaglio se penso che i politici sono più furbi di noi?
    Ultima modifica di Venanzio; 28/04/2015 alle 22:11
    Quando l'acqua è poca la papera non galleggia!
    Legionario domatore della Rocchia

    http://www.forumtriumphchepassione.c...ia-bonnie.html

  3. #3
    TCP Rider Senior
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    Citazione Originariamente Scritto da Venanzio Visualizza Messaggio
    parli cosi perchè non sei vissuto nel periodo repubblicano romano, oppure durante gli scontri tra guelfi e ghibbelini....la guerra partigiana va studiata per quello che è, uno scontro tra due fazioni, una voleva qualcosa, diciamo la libertà dal regime fascista, mentre questa voleva l'opposto. E' comuque doveroso dire che le anime politiche partigiane erano tante, c'erano i rossi che volevano un regime comunista, quello vicino alla Russia di Stalin, mentre l'anima moderata voleva un Italia più vicina ai paesi del patto attlantico. Meno male che alla fine ha prevalso questa, perchè altrimenti avremmo fatto la fame come tutti gli altri paesi satelliti del blocco sovietico.

    Quello che mi lascia perplesso è che del 25 aprile, della liberazione non se ne è mai parlato come quest'anno, negli ultimi anni è sempre passata come una piccola e normale festività, dove le famiglie italiane se la giornata era buona andava in campagna per una gita fuori porta. Ora tirano fuori il senso vero del 25 aprile, che è una ricorrenza tesa a ricordare la lotta partigiana. Ma a nessuno viene il sospetto che si vuole distrarre il popolo da quello che in questi giorni nelle camere del parlamento devono votare?

    Sbaglio se penso che i politici sono più furbi di noi?
    Sinceramente mi riesce difficile assimilare una lotta di liberazione e ancor più una insurrezione alla rivalità tra guelfi e ghibellini. La vedrei di più come la guerra condotta da Spartaco contro Roma. Tant'è che il mito spartachista è stato ben presente nel pensiero marxista, tra le due guerre. Rompere le catene dell'oppressione.

    I rossi che volevano il regime comunista e i moderati che propendevano per l'occidente è un'altra semplificazione piuttosto vaga e antistorica.
    A propendere per un'Italia atlantica era anche Stalin, pensa un po'. Non a caso ho citato la svolta di Salerno, quando Togliatti in accordo con Stalin rientrò in Italia e promosse l'alleanza con le altre forze democratiche italiane e persino con il regno badogliano per far fuori il fascismo e giungere alle dimissioni del re ed al luogotenentato di Umberto, in attesa del dopo. Vero che l'illusione della rivoluzione proletaria fu la motivazione che spinse una parte minoritaria del PC alla lotta e al sacrificio, ma quello non era il fine né dei suoi vertici né di Stalin. Già dal 1944 si succedettero nell'Italia liberata governi di unità nazionale presieduti da Badoglio e Bonomi, strettamente legati al CLN.

    Non è difficile capire perché si è parlato tanto di 25 aprile quest'anno, come se ne parlò tanto nel 2005, 1995, 1985... Era il 70mo anniversario.
    Nessuna arma di distrazione di massa, anche perché della legge elettorale se n'è parlato fino allo sfinimento, basta leggere un giornale o accendere la TV.
    Ultima modifica di paper; 28/04/2015 alle 23:46

  4. #4
    TCP Rider Senior L'avatar di armageddon
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    Citazione Originariamente Scritto da Venanzio Visualizza Messaggio
    parli cosi perchè non sei vissuto nel periodo repubblicano romano, oppure durante gli scontri tra guelfi e ghibbelini....la guerra partigiana va studiata per quello che è, uno scontro tra due fazioni, una voleva qualcosa, diciamo la libertà dal regime fascista, mentre questa voleva l'opposto. E' comuque doveroso dire che le anime politiche partigiane erano tante, c'erano i rossi che volevano un regime comunista, quello vicino alla Russia di Stalin, mentre l'anima moderata voleva un Italia più vicina ai paesi del patto attlantico. Meno male che alla fine ha prevalso questa, perchè altrimenti avremmo fatto la fame come tutti gli altri paesi satelliti del blocco sovietico.

    Quello che mi lascia perplesso è che del 25 aprile, della liberazione non se ne è mai parlato come quest'anno, negli ultimi anni è sempre passata come una piccola e normale festività, dove le famiglie italiane se la giornata era buona andava in campagna per una gita fuori porta. Ora tirano fuori il senso vero del 25 aprile, che è una ricorrenza tesa a ricordare la lotta partigiana. Ma a nessuno viene il sospetto che si vuole distrarre il popolo da quello che in questi giorni nelle camere del parlamento devono votare?

    Sbaglio se penso che i politici sono più furbi di noi?
    fosse anche come pensi tu è stato sufficiente come motivazione .
    Send with the butterfly d' mammt

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