Praticamente alla fine bisogna farsene una ragione, quando si parla di politici è inutile argomentare, dobbiamo essere consapevoli che per qualche motivo, a me incomprensibile, non possono essere equiparati ai comuni mortali.
Questo ragionamento mi riporta con la mente ad un episodio accadutomi tanti anni fa. Stavo acquistando un mezzo in una concessionaria ed era una delle mie prime esperienze, quando il proprietario mi ha dato il contratto da firmare, io ho cominciato a leggerlo nel dettaglio. Il simpatico (dico sul serio) signore che avevo davanti mi disse:"cosa leggi a fare? Lì c'è scritto che tu hai sempre torto ed io sempre ragione".
Questo per dire che quando diamo mandato a qualcuno per rappresentarci in politica, ci mettiamo volontariamente in questa posizione. Se come più volte hai sostenuto la politica deve fare i conti col consenso, mi domando come mai noi elettori abbiamo potuto dare il nostro ad uno statuto che mette gli individui su piani così tanto squilibrati.
Mah!
Poi mi faccio anche un'altra domanda:
Nella Svezia che hai citato qualche giorno fa come sarebbe vista e gestita una situazione analoga a quella tra De Benedetti e Renzi?
Intendo sia dalla politica che dagli svedesi.