Per tutti quelli che "compriamo italiano e al rogo gli altri ricordo che l'Italia è un esportatore NETTO, cioè esporta più di quanto importa, non vorrei che gli altri ci prendessero in parola e ci rendessero il favore, mettendoci così nei guai.
La storia dell'uomo ci ha insegnato, in termini economici, che la crescita (ovvero il fatto che oggi abbiamo un tenore di vita INCOMPARABILMENTE superiore anche solo a pochi decenni fa, non parliamo se di secoli....) dipenda in maniera pressochè lineare dagli scambi (divisione del lavoro e specializzazione), ovvero la convenienza a comprare "cose" laddove sono più bravi (o fortunati) a farle. In altre parole, sarebbe possibile per gli inglesi coltivare pomodori, ma non lo hanno mai fatto perchè è decisamente meglio che si concentrino in ciò che sanno fare (o che gli viene) meglio, e comprino i pomodori da quelli che li sanno fare (o a cui vengono) meglio. Producono meglio le loro cose e pagano meno dei pomodori più buoni.
In sintesi, "vendicarsi" (di un torto mai subito, nella misura che dello stesso torto ci siamo macchiati anche noi) comportandoci in maniera "autarchica", taglierebbe le palle prima di tutto a noi stessi.