Si, si ... tanti ospedali, nel raggio di alcune decine di km ...
Esempio pratico: il paese dove abito, Arenzano, circa 15000 anime, ospedale nato dallo sperpero di denaro pubblico durante la "1 ° repubblica", aperto ormai obsoleto dopo 20 anni. Chiudono il vecchio ospedale (distanza 4 km.) e convolgiano l'utenza di 2 paesi (circa 25000 persone) + almeno 2 quartieri di Genova (ed arriviamo a 50000 persone circa, in totale) su di un solo opsedale. Dove, quando ti presenti per la cura di un occhio di pernice od un coma diabetico, come è successo a mio padre) ti dicono " non c'è posto, ti dobiamo spostare al S. Martino, al Galliera, a Villa Scassi, oppure ... no, spetta devi andare a Masone, Rossiglione ... " ossia a 30 km. da casa, eventualmente in comuni "limitrofi" a 25 - 30 km. di distanza, nel traffico caotico della metropoli, non di statale; oppure in autostrada, li è già meglio. Evviva l'"itaglia" come sempre.
Va bene, allora una proposta serissima: eliminiamo queste voci, completamente. Diminuiamo le tasse al contribuente, che si farà delle belle assicurazioni per avere (alla bisogna) queste prestazioni. Se non voglio pagare non mi curo e non mando i miei figli a squola. Decido da me, cosa fare ma così smetto di vedere il denaro che pago con le tasse finire nella tazza del cesso.
Non lo dicono già in molti, di non voler più pagare per gli "altri", quelli che non lavorano e campano di assistenza ? che i "nostri" soldi ce li vogliamo tenere a casa nostra ? Ed allora, facciamo che invece di avere un controllo dell'amministrazione centrale o locale della spesa pubblica, con qualche ineffabile "amministratore", ognuno si amministra da se, applicando un "ognun per se e dio per tutti" ! Fine delle lagne contro governo e governanti, lasciamo fare alla legge naturale.