
Originariamente Scritto da
_sabba_
Si, ma in contemporanea doveva servire a ricollocare (o a collocare per la prima volta) nel mondo del lavoro chi lo percepiva.
Era nata anche la regola dei tre “dinieghi”, istituite le distanze massime (chilometriche) per proporre le attività, persino le “categorie” a seconda dei casi singoli.
Ma a causa della mancanza dei navigator e degli strumenti di lavoro (computer, software, database, ecc.), è tutto andato in pasto alle ortiche.
Solo tanti soldi erogati, e (troppo) poche persone rimesse in condizioni di poter lavorare e produrre, sicuramente molto sotto le aspettative/propositi.
Ora si potrebbe realmente sfruttare questa possibilità!
Perché non farlo?
Il lavoro nobilita, anche la raccolta degli ortaggi, e non vedo perché debba essere dato a persone non italiane che magari sono entrate nel nostro paese senza nemmeno averne diritto (non sono tutti rifugiati di guerra, anzi).
Se ci sarà da fare anche per loro, bene, meglio ancora!
Vuol dire che aumenterà la produzione al punto di dover richiamare gente dall’estero.
Ma prima non gli italiani (non è questo il motto a cui mi sto riferendo, giusto per capirci), prima le persone che percepiscono un reddito in attesa di essere messe a produrre.
Buon senso, solo buon senso....
