Non è sempre bello fare 1000 chilometri continuativi con l‘auto, anzi, si può dire che non è MAI BELLO.
Agosto 1991, Parigi, Quartiere Boulogne-Billancourte.
Eravamo in ferie, e le volevamo proseguire al mare (a Cervia).
Alla mattina partiamo, telefoniamo a mia mamma e ricevo la notizia che non sta bene.
Via di buon trotto, soste minimali, niente traforo del Bianco per risparmiare (i soldi erano quelli che erano, e se potevamo risparmiare qualcosa era decisamente meglio), e verso le 16:45 entriamo nel giardino di mia madre (abitava sopra Zocca).
Restiamo un pochettino con lei, mi accerto che potesse rimanere da sola con mio padre senza problemi, e siamo ripartiti verso Villanova di Castenaso .
Alle 19 eravamo a casa, abbiamo “scambiato” le valige (Omaha Beach - Tagliata di Cervia) e alle 20:30 stavamo cenando al mare,
Auto?
Una normalissima Passat berlina 1.8i con serbatoio da 70 litri di benzina, un solo rifornimento a Piacenza dopo quasi 900km percorsi (speditamente).
Nemmeno una modernissima Tesla da un milione di dollari avrebbe potuto reggere il confronto, e portarci alle mete negli stessi tempi, nemmeno come comodità (la Passat, pur non essendo una ammiraglia, era decisamente una gran macchina, sedili tedeschi, sospensioni eccellenti e comodità extra).
Ne devono macinare di strada le elettriche, anche solo per parificare le possibilità di una VW Passat del 1990.
Forse nel 2100….
![]()